Sto scrivendo articoli su diversi siti e forse vale la pena ogni tanto di raccoglierli. I link portano al Sole 24 Ore, alla Svolta, alla newsletter Media Ecology e al forum dell’Ocse. I temi delle ultime settimane: – Ovviamente, l’intelligenza artificiale è entrata in molte questioni che ho affrontato recentemente, perché questa tecnologia offre molte opportunità e suscita molte preoccupazioni. Il problema essenziale, secondo me, è integrare un approccio che cerca di definire un’etica dell’intelligenza artificiale con una consapevolezza dell’epistemologia...
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Intelligencija artificiale: visione europea, colonialismo americano
Una settimana di discussioni, segnata dalla lettera aperta firmata da più di mille personaggi dell’intelligencija nordamericana sull’intelligenza artificiale. A parte le allucinazioni delle macchine e degli umani, l’esperienza ha segnato una nuova tappa della sudditanza culturale europea nei confronti delle idee che vengono dagli Stati Uniti. Riporto alcune considerazioni in breve. In fondo metto i link per approfondire. [Update: intanto il Garante protezione dati personali ha disposto, con effetto immediato, la limitazione provvisoria del trattamento dei dati degli utenti italiani nei...
Un contributo per la scuola di giornalismo di Toronto: Il metodo è il messaggio
Ieri ho fatto una conferenza alla scuola di giornalismo della Toronto Metropolitan University. Un’esperienza che mi ha riempito di orgoglio per la qualità delle persone che erano presenti. E persino per l’accoglienza che hanno riservato alle mie proposte. For English speakers I add here the notes I took to prepare the speech. Notes will be revised for a better quality publication: Public talk at the Toronto Metropolitan University’s School of Journalism, March 15th 2023. Gli editori dei giornali hanno i loro problemi, grandi. E di conseguenza li hanno i giornalisti che lavorano...
Esplorando il possibile: un rilancio del giornalismo
Ho partecipato a un convegno per i 60 anni dell’Ordine dei Giornalisti a Venezia. Ho ascoltato relazioni strepitose, sulla costituzione, la legge, la visione del giornalismo. Ho contribuito con qualche dato e alcune considerazioni. Mi hanno chiesto di mettere a disposizione quanto detto. Ed ecco dunque questo post, nella speranza che possa servire. (ODG) Dati di fatto Giornali e giornalisti hanno conosciuto tempi migliori. Anzi, a dirla tutta senza troppi peli sulla lingua, non hanno mai conosciuto tempi peggiori. Ovviamente, alcuni giornalisti e pochi giornali se la passano benissimo...
Anand Giridharadas. The Persuaders. Social division based on prejudice is a disease of democracy
Anand Giridharadas. The Persuaders. Winning Hearts and Minds in a Divided Age, Allen Lane 2022 Anand Giridharadas wrote a highly successful book in 2019 called Winners Take All. It dealt with the strategy of the world’s rich who set themselves up to serve equality and justice in order to counter threats to the social order that keeps them in the privileged position they have won. They do good, but not at the cost of doing no harm. Giridharadas wondered how it was possible to believe in a class of rich people running for office to solve problems that would be better left to public...
Anand Giridharadas. The Persuaders. La divisione sociale in base ai pregiudizi è una malattia della democrazia
Anand Giridharadas. The Persuaders. Winning Hearts and Minds in a Divided Age, Allen Lane 2022 Anand Giridharadas ha scritto nel 2019 un libro di grande successo intitolato Winners Take All. Si occupava della strategia dei ricchi del mondo che si pongono al servizio dell’uguaglianza e della giustizia allo scopo di contrastare le minacce all’ordine sociale che li mantiene nella posizione privilegiata che hanno conquistato. Fanno del bene, ma non a prezzo di non fare del male. Giridharadas si domandava come fosse possibile credere a un ceto di ricchi che si candidavano a risolvere...
The big media decoupling. Could be good news
Facebook is abandoning its newspaper collaboration project, it seems: Columbia Journalism Review has an article about it. Facebook stops investing in the project that began in 2019 with great fanfare. The reason: only 3 percent of posts circulating on the platform have a link to a newspaper article. It may be because people on Facebook are into other things and don’t want to know about newspapers. Or it may be because people have become accustomed to finding links to newspapers on Twitter. Or it may be because newspapers are increasingly visible only to subscribers. The fact is that...
Il grande disaccoppiamento dei media
Facebook abbandona il progetto di collaborazione con i giornali, a quanto pare: Columbia Journalism Review ha un articolo in proposito. Facebook smette di investire in quel progetto che era cominciato nel 2019 con grande fanfara. Il motivo: solo il 3% dei post che circolano sulla piattaforma hanno un link a un articolo di giornale. Può essere perché la gente su Facebook si occupa di altro e non vuole saperne di giornali. Oppure può essere perché la gente si è abituata a trovare i link ai giornali su Twitter. Oppure perché i giornali sono sempre più spesso visibili solo agli abbonati. Sta di...
L’età dell’emozione
Ne L’età della ragione, Jean-Paul Sartre descrive le esitazioni di un personaggio di fronte alla sua possibile adesione al Partito Comunista Francese. Il libro, iniziato prima della guerra, nel 1939, è pubblicato dopo, in contesto diverso. Ma la questione centrale, quella della libertà, resta a sottendere le sue scelte. Scrive, nel 1947: «La politica del comunismo staliniano è incompatibile con l’esercizio onesto del mestiere letterario» (Situations II, 1948, p. 280). Ne parla con Albert Camus, Simone de Beauvoir, Maurice Merleau-Ponty. Una bussola teorica guida Sartre nel contesto della...
Esther Paniagua – ERROR 404
Esther Paniagua ha scritto: Error 404. Siete pronti per un mondo senza internet?, Einaudi 2022. “Error 404 è il tipico messaggio di errore che comprare in rete quando un contenuto non è più disponibile. Un titolo che allude al crollo della rete. Perché la domanda non è se internet collasserà ma quando”. «Nel 1909 lo scrittore britannico E. M Forster pubblicò un breve racconto distopico, La macchina si ferma. Vi descriveva un mondo inabitabile, ridotto in cenere, i cui abitanti erano costretti a vivere isolati, reclusi in celle sotterranee all’interno di una macchina da cui erano...
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