Ti chiedi di chi sono le illustrazioni che accompagnano i post sul lavoro del futuro? E quella della copertina del libro? E quelle comparse sul Sole 24 Ore nell’inchiesta che ha dato vita a tutto questo? Sono illustrazioni del bravissimo Nazario Graziano. Grazie a lui il lavoro del futuro si può vedere… 🙂
Per esempio:
Una task force per il lavoro
Il lavoro del futuro
Presentazione al Maxxi di Roma con Paolo Gentiloni, Enzo Boccia, Giovanna Melandri
libri
La grande mente
Ricevo e segnalo. BIG MIND. L’INTELLIGENZA COLLETTIVA CHE PUO’ CAMBIARE IL MONDO di GEOFF MULGAN, in uscita il 28 giugno. L’intelligenza collettiva, la sinergia tra gli uomini e le macchine, tra cervello umano e tecnologie digitali è al centro del volume di Geoff Mulgan. Tra descrizioni di tecnologie innovative (come Google Maps, ormai fondamentale nella vita contemporanea), scoperte legate ai big data ed esperimenti che dimostrano come la sinergia tra esseri umani e intelligenze artificiali abbia portato sia a successi rivoluzionari sia a fallimenti eclatanti (come nel caso della rogo...
Il lavoro del futuro. Il libro /3
Le presentazioni di un libro conducono a sentire racconti interessantissimi per proseguire la ricerca. In realtà, anche i libri nel frattempo si aggiungono e continuano ad alimentare la conoscenza di uno dei temi più appassionanti di questo periodo: Il lavoro del futuro. Segnalo alcuni nuovi libri che ho incrociato discutendo con gli autori intorno al tema del lavoro del futuro: Domenico De Masi, Il lavoro nel XXI secolo, Einaudi 2018 «Così lavoro e parto, che la lingua francese unifica nella parola travail, sono appaiati per sempre nel concetto di dolore». Massimo Gaggi, Homo premium...
Il lavoro del futuro. Il libro /1
Portando in giro il mio nuovo libro, quello che è emerso da un’inchiesta fatta per il Sole 24 Ore, il lavoro del futuro, sto imparando parecchie cose. 1. Il valore delle aziende che stanno aggregando grandi moli di dati non è soltanto nei dati, ma soprattutto nel vantaggio che stanno accumulando con l’allenamento dei loro algoritmi. Renzo Avesani, Unipol. 2. Il 5% dei lavori è pienamente automatizzabile. Francesco Daveri, Bocconi 3. Molte aziende italiane vengono vendute a fondi internazionali? E allora facciamone un business: moltiplichiamo le nuove imprese programmando di...
La politica agricola europea inquina, dice un’inchiesta finanziata da Greenpeace
Un’inchiesta, fatta da gente che tiene al metodo giornalistico come Mark Lee Hunter (Insead, Social Innovation Centre) per la Francia, è stata finanziata da Greenpeace per verificare se la politica agricola europea favorisca l’inquinamento. E i risultati non sono gradevoli. La ricerca è concentrata sulla produzione di ammoniaca nell’allevamento. In pratica, si scopre che l’Europa finanzia anche le aziende agricole che producono vaste quantità di ammoniaca, un veleno per l’ambiente, e non si impegna a cambiare la situazione. Ecco le sue raccomandazioni: “1...
Visibile, invisibile e verità
Rileggendo “Il visibile e l’invisibile” di Maurice Merleau-Ponti, pensando alla prossima edizione della Biennale Democrazia di Torino, che avrà lo stesso titolo, rifletto sulla presentazione di Mauro Carbone. Il libro è un’evoluzione del progetto originario di scrivere sull'”origine della verità”. E si confronta con la visione platonica secondo la quale la verità sta nel mondo delle idee, l’invisibile, mentre il visibile inganna. Nell’esperienza occidentale, che ha attraversato la rivoluzione scientifica, probabilmente c’è bisogno di...
A Pisa. Politiche del quotidiano, di Ezio Manzini
Politiche del quotidiano è il nuovo libro di Ezio Manzini. La trasformazione della società mette in discussione ogni convenzione ed esalta la cultura del progetto. «Il concetto di progetto è molto ricco e si è prestato nel tempo, e nei diversi ambiti culturali, a tante definizioni», scrive Manzini. «Per me, in questo contesto, un progetto è una sequenza di conversazioni e azioni sul mondo, il cui obiettivo è renderlo più prossimo a come si vorrebbe che fosse. Farlo implica dunque: la valutazione critica dello stato delle cose, l’immaginazione di come si vorrebbe che fosse, la...
La gestione della conoscenza. Un corso all’università di Pisa
Il knowledge management è un concetto in piena evoluzione. Ne parliamo al corso 2018 all’università di Pisa. Nell’epoca della conoscenza, l’immateriale intorno al quale si concentra il valore non è più un patrimonio di dati ma un processo creativo. Del resto, in questo contesto, il management non è più la gestione di un insieme di risorse noto e stabile in virtù dell’applicazione di una volontà strategica definita dal livello imprenditoriale dell’azienda: è una cultura che interpreta le risorse e le loro capacità di rispondere alle sfide della contemporaneità. Grazie a Enzo Rullani sappiamo...
La conoscenza della cooperazione. La quantità di informazione non basta
Un’ipotesi quantitativa dell’informazione suppone che l’aumento dell’informazione disponibile migliori le decisioni delle persone. Più la gente ha accesso a una grande, potenzialmente infinita, quantità di informazioni più giuste saranno le sue scelte. Questa ipotesi giustifica ogni genere di operazione di piattaforma mediatica che generi una moltiplicazione dei messaggi: quelle operazioni che dicono “intanto facciamo accedere a tutta l’informazione che chiunque vuole condividere in qualunque modo; poi la gente troverà il modo di usare quell’informazione e di certo starà meglio”. In realtà...
Giovannini: L’utopia sostenibile
Un libro importante, di quelli che possono restare nella memoria delle persone che lo incrocino con lo spirito aperto e l’orientamento criticamente costruttivo: Enrico Giovannini, L’utopia sostenibile, Laterza 2018 “I limiti dello sviluppo”, il rapporto dell’Mit al Club di Roma, nel 1972 ebbe su una generazione un effetto decisivo. Svelò un inganno sistemico: l’idea della crescita infinita implicita nell’industrializzazione del Dopoguerra non aveva fondamento pratico ed era destinata a schiantarsi con i vincoli ecologici, in un sistema complesso di...
Commenti