L’epistemologia dei Big Data è diventata tema di discussione importante. Succede spesso. Il percorso è classico: 1. un avanzamento tecnologico internettesco appare dirompente, 2. qualche blog e uno o due giornali inventano un titolo fulminante (tipo “la fine della teoria” di wired), 3. tutti si mettono a investire su quell’avanzamento o dicono di farlo, 4. esce un libro che sistematizza e rilancia, 5. cominciano i dubbi di fronte a qualche episodio problematico, 6. gli scettici con sufficienza allarmata sostengono che l'”avevano sempre detto”, 7. arrivano...
innovazione
Big Data: cambiamento delle osservazioni e continuità dell’epistemologia
Una bella discussione sull’epistemologia dei Big Data è stata riassunta dall’Economist. Si fa riferimento, per esempio, alla hubris dei superentusiasti che – come Wired – hanno parlato di “fine della teoria”. La loro idea è che se possiamo disporre di masse enormi di dati sull’universo di riferimento invece che di campioni potremo limitarci a osservare la realtà invece di ipotizzare e teorizare. È un errore concettuale. L’osservazione di molti dati invece che l’inferenza da pochi dati cambia il modo con il quale si arriva all’ipotesi...
Leader culturali con influenza globale per affrontare il riscaldamento del pianeta: Apple esemplifica il compito delle aziende
La leadership culturale nell’ecosistema dell’innovazione è un argomento ampio, olistico. Un inventore può trovare la soluzione migliore dal punto di vista tecnico, un’azienda può proporre il miglior prodotto dal punto di vista economico, ma l’insieme si muove secondo una logica di coevoluzione tra realtà diverse, seguendo una dinamica che di certo non è limitata a una relazione lineare dettata dal miglioramento di questa o quella tecnologia. Si direbbe che, nei periodi di accelerazione innovativa, l’evoluzione della tecnologia abbia bisogno di un ritmo narrativo...
Sottostimando le conseguenze…
Succede spesso di sentire qualcuno che sottostima le conseguenze dell’innovazione. “In fondo, non c’è nulla di nuovo in questa cosa che mi racconti…”. I motivi per questo sono diversi e divergenti. Gli effetti sono invece concentrati. Nel libro (appena tradotto in Italia) “Finding the next Steve Jobs. Come trovare un talento, tenerselo stretto e coltivarlo” di Nolan Bushnell, si trovano alcune citazioni famose: “Il cavallo è qui per rimanere, mentre l’automobile è solo una novità, una moda passeggera.” Il presidente della Michigan Savings Bank...
Troppa mail? Ci vorrebbe un robot…
La quantità di soluzioni per gestire meglio la mail, un vero incubo moderno, cresce ogni giorno. Ma a quanto pare non si trova la quadra. Un robot come Seer è l’ennesima conferma dice Chris Matyszczyk. Perché fondamentalmente imparano dal comportamento degli utenti ma sono gli utenti che continuano a fare davvero il lavoro. Potrebbe essere altrimenti? Chissà se tra i commentatori c’è chi ha segnalazioni su applicazioni che davvero aiutano a gestire una montagna di mail?
Open government. Renzi racconta una strategia di trasparenza
Al Festival del volontariato, il presidente Matteo Renzi ha parlato di una grande operazione di trasparenza e accessibilità dei dati della pubblica amministrazione che può cambiare il modo di governare. (C’è anche una citazione che ha fatto arrossire i citati..).
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Vedi anche: Data Act
Modesto contributo per una visione di lungo termine nel sistema “scuola, università, ricerca”
Stefania Giannini, ieri, alla presentazione italiana di Horizon 2020, ha detto che il suo scopo è portare il Miur a pensare per il lungo termine. È un’affermazione di grande importanza: fondamentalmente generosa, visto che significa lavorare probabilmente anche per il prossimo ministro; particolarmente ambiziosa, visto che significa lavorare sulle strutture più importanti del sistema del quale, attualmente, ha la responsabilità. Il Miur si occupa di scuola, università, ricerca e innovazione. Difficile pensare a qualcosa di più importante. Pensare alla lunga durata significa pensare a...
Discorsi sul metodo. La scienza insegna che anche la critica dura è costruttiva. Mentre la fretta è una trappola
Si allunga la serie di articoli e studi scientifici dedicati alla difficoltà che la scienza sta incontrando nell’applicazione del metodo scientifico. È un dibattito fondamentale. E molto istruttivo per tutti coloro che anche a titolo molto meno alto lavorano alla generazione di conoscenza. Tutto è partito da un’osservazione di John Ioannidis: In 2005 John Ioannidis, an epidemiologist from Stanford University, caused a stir with a paper showing why, as a matter of statistical logic, the idea that only one such paper in 20 gives a false-positive result was hugely optimistic...
Quando Bassanini parla è meglio ascoltare
Al convegno Aiip, Franco Bassanini ha buttato giù un programma di lavoro per la modernizzazione digitale. Bassanini era al timone quando l’Italia era avanguardia, alla fine del Novecento, su identità, fisco, pubblica amministrazione digitale. Da allora l’Italia è stata guidata verso il passato, da governi disinteressati al tema dell’agenda digitale. Negli ultimi due anni i governi hanno ripreso il filo, in un paese che invece di essere all’avanguardia è indietro sull’agenda digitale: dieci anni fermi, disordinati, concentrati a spendere solo per galleggiare, con...
Innovazione sociale a Giuliano
Ricevo da Francesco Russo e rilancio una notizia importante per Giuliano e per tutti noi. Si tratta di Hub Spa. Enzo Moretti è andato a vedere il posto. HUB S.p.a. è una società per azioni con 70 soci (professionisti, creativi, piccole e medie imprese, ricercatori, docenti, innovatori e giovani laureati) che, nata nel 2012, ha come missione l’INNOVAZIONE sociale. Dove è (info@hubspa.it) HUBspa ha la sua sede a Nord di Napoli, nella seconda area metropolitana d’Italia dopo quella di Milano e VIII in Europa, con circa 5.000.000 di abitanti, e con la più alta densità di popolazione. La sede è...
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