Un infantile concorrente – senza molti scrupoli – sta purtroppo diffondendo una notizia falsa su Nòva. Vorrei rassicurare chi abbia qualche interesse in questa vicenda. Nòva non sta per chiudere. Le difficoltà economiche nelle quali si dibatte l’editoria tradizionale sono importanti. E i risparmi sono purtroppo necessari in questa fase. Ma Nòva non sta per chiudere. Probabilmente dovrà diventare ancora più sintetica. E tutti noi che ci lavoriamo tenteremo con tutte le nostre forze di mantenerla ricca e interessante, proveremo a renderla più utile, cercando sempre...
informazione
Sanbaradio
Un’intervista su Sanbaradio è un onore. Il nome può fare immaginare un sottofondo di ritmi sudamericani. E le persone che ci lavorano sono piene di vita. Si tratta della radio del quartiere San Bartolomeo, quello degli studenti di Trento. E qui si sente… Grazie!
Editori: buoni segnali dall’iPad
A Popular Science sono contenti dell’andamento delle vendite delle loro riviste in versione iPad. È il formato che genere la grandissima parte delle nuove sottoscrizioni.
Spero sia incoraggiante anche per chi decide sulla Vita Nòva.
Strane accoppiate
Il giorno che NiemanJournalismLab spiega ai giornalisti come possono usare Facebook per il loro lavoro, Beast e altri giornali spiegano come Facebook usava i giornalisti per il suo lavoro.
Informazione troppo bella
L’immagine è tratta da un lavoro di Sansumbrella. Descrive il risultato di un’elaborazione sui dati del consumo dell’acqua negli Stati Uniti. Le linee blu dicono dove cade l’acqua e che traiettoria segue per arrivare in città dove viene consumata. I dati sono veri e il lavoro è di software. Il risultato, paradossalmente, è troppo bello – o meglio pittorico – per essere anche informativo… Imho. (via Infosthetics)
La fretta delle news sul web
Hal Varian aveva già rivelato che il visitatore medio di un sito di notizie ci passa 70 secondi. Ma il visitatore molto interessato? Secondo uno studio di Pew segnalato su Journalism.org, in un servizio da leggere, i lettori più accaniti visitano i notiziari online per un po’ più di un’ora al mese, suddivisa in almeno 10 visite, quindi si direbbe che al massimo dedichino circa sei-sette minuti ai siti dei giornali. Google News resta il generatore di traffico numero uno per i giornali, Facebook incalza, le home page dei siti sono ancora le loro pagine di gran lunga più viste. In...
Knight finanzia un nuovo Cms open source per giornali
Nieman dà notizia di un finanziamento da quasi un milione di dollari per la realizzazione di un nuovo content management system, open source, per i giornali. Kevin Anderson si chiede se ce n’era bisogno. Sta di fatto che il non profit avanza nell’informazione.
E l’editore disse: perché non l’ho fatto io?
Gli editori hanno molto da discutere sull’effetto della tecnologia digitale sul loro business. Ma dopo le discussioni dovranno cominciare a fare qualcosa. Molti editori hanno discusso dell’effetto di Wikileaks, per esempio. Ma il Wall Street Journal alla fine ha deciso di fare la sua versione del servizio. Gli editori non vendono notizie ma un insieme di tecnologia e lavoro intellettuale di persone organizzate per produrre e rendere fruibili le notizie. La tecnologia, però, è recentemente sfuggita al loro controllo. E gli innovatori della tecnologia hanno spiazzato il loro modello...
Da tempo ci pensavo… Giornali in teatro
Il New York Times farà teatro. (Nieman)
Un’idea che discende direttamente dal fatto che i musicisti fanno ormai un business più importante con i concerti che con la musica registrata.
Ma anche e soprattutto con la necessità di ritrovare una ritualità nell’approccio alle notizie, una socialità nella relazione con gli altri interessati, una fisicità dell’esperienza che potrebbe portare lontano.
Che cos’è? Facebook’s Journalist Program
I giornalisti e Facebook. Non i giornalisti che parlano di Facebook. E nemmeno quelli che usano Facebook. I giornalisti che lavorano a Facebook. Il primo è Vadim Lavrusik. (via AllThingsD). Vadim ha coperto il mondo del “giornalismo sociale” (tipo il giornalismo che usa e conosce i network sociali, credo). Ora sviluppa le sue abilità. (Recentemente è stata aperta una pagina chiamata Journalists on Facebook). Nel video Vadim definisce Facebook “il giornale del popolo”… in un certo senso… E aggiunge che è contento di andare a Facebook perché...
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