Il motore di ricerca di Google è ottimo per cercare pagine web, ma ora tenta di allargare lo spettro d’azione anche ai contenuti condivisi nei social network. Quelli di Twitter sono già in linea. Ora si aggiungono anche quelli di Google+. (Wsj)
Le nuove feature del motore includono, dice Amit Singhal di Google:
«Personal Results, which enable you to find information just for you, such as Google+ photos and posts–both your own and those shared specifically with you, that only you will be able to see on your results page;
Profiles in Search, both in autocomplete and results, which enable you to immediately find people you’re close to or might be interested in following; and,
People and Pages, which help you find people profiles and Google+ pages related to a specific topic or area of interest, and enable you to follow them with just a few clicks. Because behind most every query is a community. »
Google serve il 65% delle ricerche negli Stati Uniti, Bing il 30% (Comscore via Wsj). Bing integra nelle ricerche i contenuti proposti su Facebook. Google non poteva restare troppo indietro sul fronte delle ricerche basate sul grafo sociale.
In realtà google non restituisce nè i risultati di Twitter nè quelli di Facebook,(vedi dichiarazione di G qui http://searchengineland.com/googles-results-get-more-personal-with-search-plus-your-world-107285) mentre Bing si. Nel mio post mi chiedo se non si profilano due mappe del web parziali, un rischio splinternet per l’utente meno accorto (da un lato Google e dall’altro Bing/Facebook). Che ne pensi?
Speriamo di non cadere troppo a fondo nella filter bubble senza nemmeno rendercene conto
Staremo a vedere…Chi vivrà verdà.
@vincos: hai provato sulla versione americana? io ho provato, naturalmente avendo prima inserito id e password, e vedo tra i risultati anche i tweet…
In teoria Google può pescare solo Tweet pubblici attraverso il proprio crawler (più dispendioso e quindi li renderà sempre meno evidenti?).
Vedi reazione http://goo.gl/chKwi “We are a bit surprised by Twitter’s comments about Search plus Your World, because they chose not to renew their agreement with us last summer, and since then we have observed their rel=nofollow instructions.”
Luca, come dicono gli americani, Facebook e Twitter sono second class citizen nelle ricerche di Google.
Questo è abbastanza scontato dal punto di vista di BigG. Però l’azienda ha anche delle responsabilità sociali dovuti alla sua posizione di dominio nel mercato delle ricerche. E’ una materia spinosa.