Uno studio di Carina Peckmann e altri analizza gli effetti di spersonalizzazione che si possono leggere nel comportamento delle persone che hanno un’esperienza intensa nella realtà virtuale. Secondo lo studio in effetti esiste un significativo cambiamento di personalità con tratti compatibili con la sindrome chiamata Depersonalization-derealization disorder. L’effetto sembra essere temporaneo:
Naturalmente si può immaginare che dopo un certo periodo e compiuta una certa strada nell’esperienza collettiva nella realtà virtuale, la cultura si adatti e ritrovi una sorta di equilibrio della personalità. Qualcosa cambia e qualcosa resta. Una sperimentazione così andrebbe fatta anche sulle esperienze ben più comuni di forte esposizione alla vita sul piccolo schermo dello smartphone (come in passato si sarebbe dovuto fare per la televisione, peraltro).
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