Nell’ultimo episodio della serie di workshop che il Sole 24 Ore organizza per andare alla ricerca dell’innovazione all’italiana, Andrea Pontremoli, ceo della Dallara, ha detto che gli italiani sono dei “mediatori culturali naturali”. E che questo li caratterizza anche nel mondo dell’innovazione. Mi sembra un’idea eccellente. Chi vuole commentare?
Il video del primo episodio è qui. Il secondo, con Pontremoli, esce domani. E lo aggiungerò qui con un update.
Nelle prime 2 puntate è stato ben detto che la ricerca è molto costosa e non tutte le aziende
se la possono finanziare in autonomia. L’Europa con il programma H2020, ed ora Horizon Europe,
mette a disposizione tantissimi soldi (le statistiche H2020 dicono che l’Italia potrebbe fare di più).
H2020 richiede un partenariato con università/centri di ricerche (per creare nuova conoscenza) e
industria/SME (per creare impatto/innovazione), e con la partecipazione di almeno 3 nazioni comunitarie.
L’Italia quando partecipa si dimostra partner trainante, e mediatore culturale eccellente, in particolare riesce
ad amalgamare partners di culture molto distanti. Riesce a piegare perfino la “rigidità” cinese.