Home » innovazione » Le api mandano il segnale: è tempo di pensare al tempo
innovazione News ricerche

Le api mandano il segnale: è tempo di pensare al tempo

api

Le api, dicono gli allevatori associati nell’Unaapi, hanno ridotto la produzione di miele dell’80% e non riescono a fare il servizio di impollinazione per l’agricoltura. A causa del caldo eccessivo. Il miele italiano vale circa 50/60 milioni ma il contributo delle api all’agricoltura attraverso l’impollinazione è stimato in 2,6 miliardi (nel 2014 la riduzione di produzione di miele era considerata legata all’uso di prodotti chimici, oggi al cambiamento climatico: Sole). È un aspetto commovente di un cambiamento climatico che non ha più senso discutere.

L’acqua è una preoccupazione crescente. Un articolo appena pubblicato su Science mostra come il cambiamento climatico stia modificando l’andamento delle piene dei fiumi in Europa (Science). La crescita esponenziale dei problemi di siccità estiva, legati alla diminuzione di nevi invernali, è un tema italiano di chiara evidenza (Economist, a pagamento).

Il problema è che cosa facciamo adesso.

Bloccare le emissioni è una necessità. Ma l’inerzia del gigantesco sistema umano si muoverà con tempi lenti. Il risparmio di risorse è fondamentale (ScientificAmerican). Il contributo di tutti è obbligatorio (Greenpeace). Il pianeta comunque cambierà (Nasa). A tutto ciò che dobbiamo fare per risparmiare le risorse limitate che il nostro pianeta meraviglioso offre, dobbiamo aggiungere innovazione e consapevolezza ecologica. È possibile modificare il dna delle api perché resistano meglio al caldo: ha senso? quali effetti collaterali può avere? È possibile aumentare la produzione di acqua dolce dal mare usando energia rinnovabile: l’Italia si può attrezzare meglio in proposito, e magari usare questa produzione per portare acqua dolce da usare nell’innevamento in montagna salvaguardando un poco il ciclo tradizionale? Non conosciamo gli effetti collaterali di queste ed altre soluzioni ai cambiamenti climatici: ma non è ora di cominciare a studiare a fondo? C’è un grande lavoro da fare. Purché sia fatto per una volta con sensibilità ecologica vera.

Commenta

Clicca qui per inserire un commento

Luca De Biase

Knowledge and happiness economy Media and information ecology

Video

Post più letti

Post più condivisi