Home » informazione » Oggi Vita Nòva
informazione innovazione media

Oggi Vita Nòva

E dunque è sull’App Store La Vita Nòva. Spero di conoscere presto le reazioni. Per noi è una strana sensazione. Come un nuovo inizio continuo: non si finisce mai di iniziare… Forse è giusto così…

E’ stata un’esperienza straordinaria, la Vita Nòva. Una cosa che ho imparato? 

1. Probabilmente le redazioni del futuro non saranno più fatte (per dirla sommariamente) di articolisti e grafici. Saranno fatte di autori, designer e programmatori.
2. Che il passaparola ha un enorme importanza nella diffusione delle notizie sulle novità editoriali nei media digitali, giorno per giorno.

3. Che il linguaggio con il quale si propone l’informazione va radicalmente riformato, integrando grafici interattivi, video, nuove forme della scrittura. Su quest’ultimo punto c’è molto da fare. E si sbaglierà parecchio: ma la struttura della colonna di testo non è la fine dell’evoluzione, probabilmente.

Spero che il risultato riesca a interessare. Di sicuro va molto migliorato. E’ solo un inizio… Un inizio continuo…

Commenta

Clicca qui per inserire un commento

  • comincio? comincio!
    ho scaricato l’applicazione ieri sera, ma mi sono addormentata durante il download, poco male, stamattina ho avuto tutto il tempo di godermelo al risveglio.
    in breve qualche commento veloce e sparso: la prima cosa che ho pensato è wow, mi piacerebbe leggerlo stampato. nel senso, mi ha ricordato per tante cose IL, un piccolo IL formato tablet un po’ più scomodo; i contenuti sono di qualità altissima ma: non posso strappare le pagine, non posso sottolinearlo, non posso spedirmi i pezzi non posso fare copia incolla (o posso? ora provo). non sto guardando le immagini di novella 2000 ho bisogno di metabolizzare certe notizie, così mi sembra si perdano un po’.
    i test, l’idea è bella ma sarebbe stato bello avere un’interazione, un quiz, qualcuno che mi chieda se è valsa la pena leggere tutto quel testo scorrere a velocità folle. che mi interroghi e che mi dia un voto!
    complimenti invece per le parole crociate, ci ho messo il mio tempo a capire come fare (pensavo di scrivere a mano) ma poi ok 🙂
    queste le mie prime considerazioni a caldo. ancora bravi perché si vede che il lavoro che sta dietro è enorme.
    un’ultima domanda scema, ma i contenuti sono gli stessi che trovo su nova di oggi?
    grazie mille

  • Delusione! Perchè solo per gli apple-addicted?
    E’ una scelta modaiola dettata dal marketing?
    Io, utente pc, sono abbonato da anni, a pagamento (altro che le chiacchiere di Murdock), a un quotidiano italiano online. E siccome l’unica cosa che mi interessa del Sole è l’inserto Nova24 da anni provo a chiedere se è possibile abbonarsi online solo a quello, inutilmente. Ed ora da niente a una cosa di nicchia…. bah.
    Posso sperare che questo sia solo l’inizio di un’apertura più ampia all’online. Mi interessa, sono disposto a pagare, ma voglio poter scegliere il mezzo!

  • Ciao, sono d’accordo con gli altri commentatori. Perchè state regalando il vostro lavoro a Steve Jobs in questa maniera?? Sono un affezionato utente Mac, ma quando si tratta di INFORMAZIONE non cedo alle mode e, piuttosto che contribuire al monopolio dell’informazione mobile, preferisco andare in edicola e prendere Nova su carta. Per intenderci: io non ho l’Ipad perchè è una piattaforma chiusa e privata. Voi state puntando tutto sull’Ipad. Ma perchè non lavorate su una nuova piattaforma basata sul pdf in modo che chiunque, con qualsiasi ebook reader, possa leggervi? E poi, perchè non avete previsto degli spazi attraverso i quali noi lettori possiamo interagire e lasciare i nostri commenti/links/contenuti? Non è questo il web 2.0?
    Non so se avete mai sentito parlare di Tailbook. Io sto pubblicando un libro sul webmarketing attraverso questo sistema. Mi permette di pubblicare pdf con uno spazio per i commenti del lettore, sia nella copia cartacea (stampabile on-demand) che in quella pdf, dove il lettore può sottolineare, cerchiare, scrivere note e condividerle con l’autore (io) e gli altri lettori del libro (una community). Tutto questo rispettando il mio lavoro e il mio diritto d’autore, perchè per sbloccare ogni copia pdf bisogna inserire un codice utente univoco dato con l’acquisto. E il pdf sbloccato non si può comunque stampare. Ci farò aggiungere anche degli spazi pubblicitari pertinenti agli argomenti trattati. Date un’occhiata qui http://www.beatiisecondi.com/

  • Grazie!!! abbiamo fatto la Vita Nòva in html5 proprio perché dovrebbe essere facilmente trasferibile agli altri tablet appena disponibili davvero… in ogni caso farò notare queste osservazioni a chi dirige le scelte di piattaforma al Sole 24 Ore…

  • Ma grazie a te!! La Vita Nòva è un ottimo prodotto editoriale. Spero tu capisca che sto criticando solo il SISTEMA EDITORIALE che avete scelto per un prodotto del genere, che avrebbe meritato di essere un pò più “2.0”. Del resto è esattamente quello che dice Quintarelli a pag.11. Muove esattamente le stesse critiche.
    Io ci ho messo mesi prima di trovare la piattaforma editoriale giusta. Finalmente credo di aver trovato la soluzione, grazie alla dritta di un mio docente che sta pubblicando il suo libro col sistema Tailbook, per fare in modo che gli studenti partecipino alla discussione e alla ricerca. E poi in questo modo pensa di evitare la fotocopia selvaggia del suo libro, cosa che gli studenti fanno sistematicamente.
    E io per primo, oggi che sto lavorando a un mio libro, faccio mea culpa, comprendendo quanto lavoro c’è dietro.
    P.S. Mi sono accorto che il sito che ti ho linkato è stato parzialmente oscurato perchè il brevetto di Tailbook è in vendita. Ho comunque trovato i contatti del proprietario – che è italiano – e mi ha detto che tra poco sarà nuovamente attivo per il self-publishing.

  • Bravi, magari sarebbe stato meglio pagare i fornitori. Ho realizzato copertine per nova, per plus e per diversi libri editi dal sole24ore e sto ancora aspettando di poter fatturare (badate bene fatturare e non incassare) i lavori fatti da febbraio 2010. Trovo la cosa davvero scandalosa per una testata come la vostra. Vergognatevi. Vi anticipo comunque che inizierò una piccola battaglia sui blog, sui socia l network e attraverso le agenzie di pr web per scalfire la vostra Brando reputation.
    Mirco tangherlini

  • marco tangherlini è un ottimo professionista e ha dato un contributo importante alla qualità di nòva nel corso dei suoi cinque anni di vita. sono un giornalista che oggi è dipendente del sole 24 ore ma sono stato a lungo un freelance e conosco le difficoltà di chi si guadagna da vivere con le collaborazioni. spero vivamente che la controversia di marco di concluda presto e bene con l’azienda. devo aggiungere che il lavoro dei giornalisti che hanno fatto la vita nòva non andrebbe accostato a questo tipo di problema: noi non abbiamo alcuna influenza sull’amministrazione. e tantomeno chi scrive ha influenza sull’amministrazione di chi fa un lavoro grafico. non credo sia giusto prendersela con chi lavora con passione per il prodotto se la controversia è amministrativa.

  • “abbiamo fatto la Vita Nòva in html5 proprio perché dovrebbe essere facilmente trasferibile agli altri tablet appena disponibili ”
    e perchè solo da tablet e da pc no?
    Posso capire, al più, una esclusione degli smartphone per non limitare l’esperienza utente.
    Ma qualunque pc può offrire una esperienza utente almeno pari ai tablet.
    In ogni caso ad oggi esiste un modo di poter dare un’occhiata a Vita Nòva senza essere utente Apple?

  • caro Lorenzo, per me la conoscenza è “open” e remixable, ma le strutture che imprenditoriali e non la editano hanno il diritto di gestirne alcune forme utilizzando varie forme di chiusura e spesso usano questo diritto. fa parte dell’ecosistema anche questo. non solo gli editori tradizionali, ma anche le piattaforme si prendono i loro privilegi. e hanno pregi e difetti. l’ipad è una delle tante forme che può assumere questa dinamica. qualcuno l’ha comprato perché offre qualcosa che altri non offrono. in particolare un design che a sua volta consente alcune forme di valore d’uso particolari. la vita nòva è stata disegnata per provare quelle forme e vedere dove possono portare in termini di narrazione giornalistica. naturalmente questo non esclude le altre forme: nòva si trova sulla carta, sul web, nei convegni, nei libri dei suoi autori, talvolta alla radio, talvolta in tv… nòva è i suoi autori prima di tutto e tenta di diffonderne le idee e le osservazioi il più possibile. anche la forma assunta dalla vita nòva oggi evolverà perché deve tendere a servire il più possibile di persone che possono essere interessate e quindi credo che andrà su tutte le piattaforme che possono dare valore al modo in cui è disegnata. ma a questo proposito le scelte sono dell’azienda e non degli autori. del resto, mi pare, raramente si chiede a un autore di libri, per esempio, perché non fa solo pagine web… oppure non si chiede agli autori di pagine web perché non fanno solo volantini da distribuire per strada (molto più accessibili delle pagine web visto che in italia non tutti sono connessi…)… ma forse questi sono paradossi… un fatto è certo: il lavoro di chi fa nòva si trova già in tutte le forme editoriali possibili… questo non toglie che si possa fare ancora meglio… in ogni caso grazie per l’obiezione (spero di avere risposto, altrimenti fammi sapere…)

  • Scaricato, usato, guardato con attenzione, per quel che è possibile nella mezz’ora che avevo.
    È una strada ben scelta. Ovviamente, come alcuni lettori forse non colgono, l’interattività di un mezzo giornalistico è vincolata a limiti che il progettista si impone, perché va deciso uno standard della testata cui tutti i successivi timoni, contenuti e contributi possano adeguarsi senza stravolgerla o senza risultare goffi. Se tutto dovesse essere un viaggio virtuale con effetti speciali, realizzare un numero costerebbe un anno di tempo, e non è questo il ritmo di un mezzo come La Vita Nova.
    D’altro canto, limitarsi ad un voltapagina PDF sarebbe stato un insulto alla qualità ed allo standing dell’editore e del team di Nova.
    La Vita Nova ha il pregio di poter essere letto con facilità e di includere peraltro molte chiavi di interattività.
    Bravi, quindi, per la scelta di uscire, per le scelte contenute ma omogenee di design, per la voglia di esserci senza rischiare un esperimento poco leggibile. Bravi per gli elementi interattivi, inclusi quelli analitici come nel pallogramma di evoluzione TLC. Che da solo dice già tanto sul nostro paese…
    Se mi permetti un solo appunto, a mio parere le icone della barra hanno ancora poca personalità e non sono pregne di significato. Un minimalismo un po’ criptico che stona di fronte all’impaginazione. Come se trasmettere più emozione nelle icone fosse ritenuto una americanata. Ma tutto si perfeziona col tempo.
    Mi sono anche chiesto se quei 200 MB non siano comprimibili, pur se lavorare in html5 comprendo che non permette tutti gli ingredienti possibili.
    Quanto alle critiche che ricevete sulla scelta iPad, posso dirlo? mi annoiano a morte. C’è sempre qualcuno che ce l’ha con Apple: perché ha successo, perché non è a buon mercato (ma chi lo dice conosce i costi della qualità?) perché non è una piattaforma libera (come se fosse libero Android…!) etc etc etc. Che noia!!!!
    È il destino di chi dopo decenni in cui ha rischiato di soccombere essendo il precursore di tutto arriva finalmente ad azzeccare le mosse giuste ed a riempire il mondo con le proprie splendide cose.
    Se non esistesse Apple non esisterebbe l’informatica che conosciamo, la musica come la ascoltiamo, il video come lo troviamo, etc etc. Il mouse e le icone sarebbero ancora appannaggio di macchine da 350.000 dollari come il Bravo One dello Xerox Parc, il video sarebbe una roba da ingegneri fermo all’esperimento di Orlando di Time Warner e Silicon Graphics, la fruizione musicale sarebbe un labirinto di accrocchi giappo-olandesi con mille logiche differenti per capire ciascuna delle quali servirebbe una laurea triennale.
    Il mondo, e l’Italia in particolare, è pieno di controdipendenti, che strillano alla luna la loro rabbia contro Apple, e non si priverebbero mai del privilegio di buttare notti insonni a far funzionare brutte applicazioni linux, o a disassemblare catafalchi di PC, o a smanettare come forsennati sui soliti HTC con le loro imitazioni smaccate delle eleganti idee altrui. È la concorrenza, ci mancherebbe, ed è bene che esista. Ma chi la crede libertaria è un ingenuo notevole. E lo confesso, mi annoia a morte. Ovviamente un editore si guarda bene dal rispondere così, e spiega con calma e ragionevolezza la propria apertura al mondo e la propria prima scelta. Stigmatizza gli impertinenti come me, insomma. E fa bene.
    Tornando al Vostro primo numero: bravi! È un lavoro importante.
    Per dirla con gergo da felice evento: le mie congratulazioni al “papà” ed un vivo augurio a La Vita Nova di crescere su una ottima strada. 😉
    A quando il secondo numero?

Luca De Biase

Knowledge and happiness economy Media and information ecology

Video

Post più letti

Post più condivisi