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Intelligent cabaret

Ted è un divertimento intellettuale che sconfina con il cabaret intelligente. Si arriva costantemente sull’orlo di un pensiero notevole per poi temere di farselo sfuggire nella quantità e nella velocità della successione di stimoli. Non è l’effetto finale, però. E’ solo la prima impressione. Gli incontri sono notevoli. Cenando o facendo colazione, le persone raccontano e chiedono cose intelligenti. Qui ci sono Aubrey de Gray il biologo della longevità e Stefan Sagmeister designer che teorizza la necessità del periodico, disciplinato ricorso all’anno sabbatico...

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Ted Potter

La sala della colazione di Ted a Oxford, Keble College. Sembra il refettorio della scuola di Harry Potter. Le sessioni cominciano tra poco. Stamattina incontri casuali. Non si può portare il cellulare per twittare durante le lezioni. O almeno così è scritto sul programma. Che comincia con la saggezza annunciata di Alain de Botton. Il posto è coinvolgente. Anche troppo. Tutti vogliono conoscere tutti gli altri. Supponendo, spesso a ragione, che siano persone notevoli. Per un giornalista, curioso di conoscere i fatti degli altri ma poco orientato a ritenere interessanti i propri, è...

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Il potere fondamentale

“Il potere fondamentale è il potere di modellare la mente delle persone”.
Manuel Castells, Communication Power, 2009, p. 3.

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Shift happens

Non si smette di sorridere per il titolo che hanno trovato per questa raccolta di dati, di un paio d’anni fa, sulle tendenze di fondo che stanno cambiando il mondo… Shift happens. Si può contribuire al wiki. Ci sono varie versioni con diversi aggiornamenti.

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Oltre il cinismo

Gianni Riotta, sul Sole di oggi, legge gli ultimi libri di Mario Calabresi e Roberto Saviano come altrettanti segnali di ottimismo. «Un paese che produce i Mario e i Roberto non può essere consumato dal cinismo e dalla rassegnazione che sembrano logorarci». Chiusi in una gabbia di parole orribilmente superficiali, i dibattiti prevalenti in questi giorni col morale (e la morale) a terra in Italia non aiutano. Le speranze sono legate alla comprensione delle grandi dinamiche internazionali. E soprattutto agli esempi nuovi e costruttivi di chi continua a combattere per l’intelligenza. ...

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Fegato

Steve Jobs ha dunque subito un trapianto di fegato, riporta il Wsj.  Strano come basti la notizia. E’ strano perché in questo fatto c’è un monte di implicazioni. Non solo quelle che riguardano la Apple. C’è una specie di partecipazione personale alle vicende di un uomo che non vuole e non può intrattenere una relazione di trasparente comunicazione sui suoi casi personali con milioni di ammiratori. Uomini come Steve Jobs significano molto per molte persone. Eppure sono uomini. Anche più vicino alla nostra vita, troviamo persone così: significano molto perché magari sono i...

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Tutta la vita davanti

A proposito, quanta vita abbiamo davanti? A Tokyo è morto l’uomo più vecchio del mondo. Aveva 113 anni: otto figli, venticinque nipoti, cinquantatre pronipoti, sei pro-pronipoti… La morte di Tomoji Tanabe ha reso molto triste il suo entourage. Evidentemente era un simbolo di ottimismo. Si stima che in Giappone le persone che hanno almeno 100 anni siano 36mila. E che nel 2050 saranno circa un milione. Chissà perché l'”allungamento della vita” viene chiamato “invecchiamento della popolazione”. A seconda che si parli di “scienza e medicina” o di...

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Dialogo sull’informazione senza paura

Ok. I giornali non sono l’informazione. I cittadini e il pubblico attivo possono cogliere le opportunità offerte dalla rete per partecipare all’ecosistema dell’informazione. Lo abbiamo visto. E qualcuno l’ha capito. Ma non è la fine della storia. I problemi sono vari: 1. Come si mette ordine nella complessità di informazioni che arrivano da ogni parte, con una quantità di link e di rimandi a notizie nuove, meno nuove, vere, meno vere, emozionate e razionali, ideologiche ed empiriche… ?2. Come si possono garantire le identità di coloro che pubblicano notizie?3...

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Il mito del mercato razionale

Justin Fox scrive un bel pezzo sul mito della razionalità del mercato. E sull’irrazionalità di averlo preso in considerazione non come mito ma come realtà scientifica.
(C’è anche un ironico box nel quale mostra come uno dei fondatori del mito, Irving Fisher, abbia previsto che il mercato finanziario sarebbe andato benissimo; e ne scrisse giusto giusto nel 1929, poco prima del crack…).

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Errore costruttivo a Illywords

Ho ricevuto il nuovo numero di Illywords. Nell’editoriale, Ariella Risch, gentilissima, parte dal riconoscimento di un errore e lo trasforma in un’occasione di riflessione molto importante. Bellissima prova di intelligenza. Quanti errori fanno gli altri giornali. E non conducono a un pensiero. Per chi pensi alla vita come a una ricerca, l’errore è un elemento fondamentale del percorso. Peraltro richiede un criterio di verifica. La verifica può essere sul funzionamento di un processo, sul deragliamento di un programma, o sulla non conferma di un’ipotesi...

Luca De Biase

Knowledge and happiness economy Media and information ecology

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