Home » visioni

visioni

visioni

Barthes, la retroguardia dell’avanguardia

Un antimoderno è Roland Barthes, dice Antoine Compagnon. Per spiegarsi, il professore di letteratura riporta una frase – del 1971 – nella quale Barthes si definisce “alla retroguardia dell’avanguardia” perché: “être d’avant-garde, c’est savoir ce qui est mort; être d’arrière-garde, c’est l’aimer encore”. 

(È una frase illuministicamente romantica, struggente: l’avanguardia sa che qualcosa è morto ma la retroguardia l’ama ancora).

visioni

Hegel tra beni e strumenti

Riaffiora un passaggio di Hegel, nella Scienza della logica: “nel futuro” (il suo futuro è il nostro presente) “nel futuro la ricchezza non sarà più determinata dai beni, ma dagli strumenti, perché i beni si consumano, mentre gli strumenti sono in grado di costruire nuovi beni”. Via Galimberti. E più avanti. “Quando un fenomeno cresce da un punto di vista quantitativo non si ha solo un aumento in ordine alla quantità, ma si ha anche una variazione qualitativa radicale. Hegel fa un esempio molto semplice: se mi tolgo un capello sono uno che ha i capelli, se...

visioni

Generosità conveniente

Seth Godin ha raccolto pensieri eccellenti per un libro pubblicato online. Il suo contributo è sulla parola “generosità”. “When the economy tanks, it’s natural to think of yourself first. You have a family to feed amortgage to pay. Getting more appears to be the order of business. It turns out that the connected economy doesn’t respect this natural instinct. Instead, we’re rewarded for being generous. Generous with our time and money but most important generous with our art. If you make a difference, people will gravitate to you. They want to engage, to...

visioni

Malo

Un convegno di storici entusiasmante. Vissuto da Malo e dalla sua gente come un momento profondo di riflessione sull’identità locale e la prospettiva che la porta dal passato al futuro, lavorando in un presente così complesso. Credo che sia stata una dimostrazione del fatto che la storia non è assolutamente la scienza che studia il passato. È la disciplina della prospettiva. Se il mondo attuale non si interpreta senza ricorrere – sempre più spesso – alla “teoria della complessità”, ebbene la storia allena alla “pratica intellettuale della complessità”...

visioni

Readings #8 – Coscienza, media, Pil

«Questi sono i miei principi. Se non vi piacciono ne ho altri» diceva Marx, nel senso di Groucho. Pare che questo marxismo abbia vinto, grazie alla strategia della disattenzione e al minestrone mediatico. Uno sguardo nuovo è possibile? La discussione sulle metriche che utilizziamo per valutare come stiamo è uno dei filoni di ricerca in questo senso. Su Les Echos il resoconto di un dibattito in materia. Il concetto di coscienza ha generato un dibattito molto complicato. Il lato morale o forse del “super-io” si è trovato minoritario rispetto al lato che riguarda il rapporto tra...

visioni

T. S. Eliot sul tempo

Il tempo presente e il tempo passato
sono forse entrambi presenti nel tempo futuro
e il tempo futuro è contenuto nel tempo passato

In Burnt Norton T. S. Eliot esplora il tempo. 

Attenzione media visioni

Readings #3 – Daniel Kahneman on information and more

Daniel Kahneman risponde al tema lanciato da un’intervista di Edge a Frank Schirrmacher, che di questi tempi è ossessionato da una domanda: è chiaro che la tecnologia sta cambiando la capacità umana di pensare, di ricordare, di esprimersi; è chiaro che le persone sono sempre più dipendenti dalle tecnologie; c’è qualcosa di fondamentale che sta succedendo; ma la cultura umana sta evolvendo in modo sufficientemente veloce per adattarsi a tutto questo? Kahneman dice che è possibile che il sistema dell’informazione attuale stia cambiando il nostro modo di essere umani e la...

visioni

Appunti sul “futuro”

Prendendo appunti per una conferenza intitolata dagli organizzatori (con simpatico velleitarismo) alle tecnologie del futuro, si scopre che l’unica discussione sensata riguarda la maturazione di un metodo di indagine e interpretazione. Il futuro non è il posto dove ci sono le novità che man mano ci vengono offerte. Il futuro è l’insieme delle conseguenze di ciò che facciamo, del modo in cui pensiamo le conseguenze di ciò che facciamo, dell’apprendimento che modifica il modo in cui pensiamo le conseguenze di ciò che facciamo. E ognuna di queste cose che facciamo genera...

visioni

Il Grande Fratello canta e balla

Grazie a Groucho leggo queste parole di Chuck Palahniuk (Ninna nanna). Che mi sembrano meravigliosamente forti per descrivere la strategia della disattenzione. “Il vecchio George Orwell aveva capito tutto, ma al rovescio. Il Grande Fratello non ci osserva. Il Grande Fratello canta e balla. Tira fuori conigli dal cappello. Il Grande Fratello si dà da fare per tenere viva la tua attenzione in ogni singolo istante di veglia. Fa in modo che tu possa sempre distrarti. Che sia completamente assorbito. Fa in modo che la tua immaginazione lentamente avvizzisca. Finché non diventa utile come la...

Luca De Biase

Knowledge and happiness economy Media and information ecology

Video

Post più letti

Post più condivisi