Con quattro soldi, la Telefonica assume il controllo di una società che ha il controllo di Telecom Italia. Gli altri azionisti di Telco prendono quasi il doppio del valore di mercato e gli azionisti di minoranza di Telecom Italia, che peraltro sono la maggioranza, restano con una società destinata a vendere in Brasile e a gestire i propri debiti in un mercato maturo. Se non ci dovessero essere altri colpi di scena, questo colpo di scena è abbastanza scenico. Ma non è una commedia.
perplessità
Spending review, ma non nel mio giardino. E neppure in quello di Frank Sinatra
Aumentare la spesa pubblica è facile. Tagliarla è difficile. Questo dovrebbe far riflettere chi la aumenta. Ma dovrebbe anche imporre a chi vuole il taglio delle tasse di prendersi la responsabilità di suggerire i tagli alla spesa corrispondenti.
Se si vuole avere una misura paradossale di quanto è difficile tagliare la spesa si può andare a leggere della polemica scatenata dalla decisione di chiudere il consolato italiano in New Jersey, stato natale di Frank Sinatra (AP).
Substantially
A quanto pare la riforma delle telecomunicazioni che la Kroes intende è un chiarimento e un rafforzamento della net neutrality. Ma nel testo finalmente ufficiale c’è scritto: At the same time such arrangements should allow providers of electronic communications to the public to better balance traffic and prevent network congestion. Providers of content, applications and services and providers of electronic communications to the public should therefore be free to conclude specialised services agreements on defined levels of quality of service as long as such agreements do not...
L’11 settembre della net neutrality
L’attesa per il piano Kroes sul mercato unico delle telecomunicazioni si fa tesa mentre si avvicina la data delle comunicazioni, l’11 settembre. La net neutrality sarebbe parzialmente sacrificata sull’altare degli investimenti delle telco che vogliono finanziarli garantendosi per legge una fetta significativa dei profitti conseguenti. A scapito delle aziende internettiane che se lo possono permettere (che pagheranno) e di quelle che non se lo possono permettere (che non avranno, secondo chi ha capito l’intenzione di Kroes, lo stesso livello di rete delle altre)...
Controverse decisioni in vista sul mercato unico europeo delle telecomunicazioni
La Quadrature du net si preoccupa delle decisioni che la vice presidente della Commissione europea, Neelie Kroes, sta prendendo per costruire un mercato unico delle telecomunicazioni. La Quadrature pubblica un leak con una delle bozze della nuova legislazione. Che mostrerebbe come la Commissione stia pensando di favorire connessioni a qualità garantita (diverse dal best effort dell’internet tradizionale) che migliorano i modelli di business degli operatori telefonici ma a scapito della rete neutrale tradizionale (che si raccomanda genericamente venga salvaguardata). Si può comprendere...
Butta la casta
Un frame, nel linguaggio degli studiosi dei media, è un quadro interpretativo forte della realtà. Tanto forte che una grande parte della popolazione lo condivide. Un frame diventa un modo di vedere il mondo che accomuna molte persone. La sua conseguenza è che tutte le notizie che avvalorano il frame diventano più importanti perché appaiono più significative, in quanto si riferiscono al contesto che tanti condividono. Mentre tutte le notizie che non avvalorano il frame diventano meno rilevanti se non sono addirittura oscurate. Un frame di successo è basato sui fatti. Ma ne dà spesso una...
Agcom e diritto d’autore
La rete è un bene comune. Ma regolamentazioni inconcludenti, azioni dei servizi segreti, appropriazioni indebite da parte di piattaforme globali, violazioni delle leggi da parte di criminali più o meno organizzati, la stanno sottoponendo a uno stress piuttosto pesante. I cittadini sono chiamati a difendere il loro bene comune. Altrimenti altri lo rovineranno. La prossima tappa è la consultazione sulla controversa iniziativa dell’Agcom in materia di diritto d’autore. La presentazione dell’iniziativa era tutta orientata a dimostrare che l’intervento sarebbe stato equo ed...
Tocca all’Onu: attaccata dalla Nsa, può prendere provvedimenti. Per la libertà della gente anche in rete
Riporta Spiegel che la Nsa ha spiato anche l’Onu. In un’occasione lo hanno fatto anche i servizi cinesi (GigaOm), ma gli americani lo hanno fatto più spesso. Spiare l’Onu è vietato. L’EFF ha creato una timeline degli interventi dell’Nsa. Si vede che questo modo di agire, usando la rete per spiare, è stato programmato fino dal 2000. Ma si vede anche la progressione delle attività borderline o addirittura francamente illegali che i servizi americani hanno deciso di intraprendere. (Una sentenza della corte costituzionale americana citata da EFF conforta chi pensca...
Da Shalabayeva a Miranda
La repressione dell’informazione nel Regno Unito: in una colonia operativa degli Usa, i cittadini non americani sembrano avere meno diritti. Ma la storia pubblicata dal Guardian fa venire in mente anche la vicenda della Shalabayeva in Italia: man mano che la globalizzazione degli interessi economici e politici avanza con la digitalizzazione delle informazioni le polizie sembrano pensare di potersi e doversi muovere su terreni sempre più indefiniti ed extraterritoriali. I loro obiettivi immediati calpestano i modi tradizionali di agire e i diritti abituali. Nel lungo termine però...
McAfee: polarizzazione capitale e lavoro
L’economista Andrew McAfee discute sulla relazione tra macchine e lavoro a TED. E il suo discorso vale la pena di essere seguito. Perché si risolve non nel luddismo ma nella consapevolezza del fatto che il modo in cui progettiamo ha conseguenze sulla società che costruiamo. La polarizzazione delle risorse a favore del capitale e a sfavore del lavoro è solo una delle conseguenze che la progettazione attuale ha lasciato avvenire. Il grafico che segue è emozionante, anche se va considerato che le due curve hanno scale e variabili molto diverse.
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