Ancora sulla net neutrality e le proposte Kroes. La risposta di Luigi Gambardella e Gianfranco Ciccarella a un post a commento di un precedente dibattito ipercompetente tra gli stessi e Stefano Quintarelli è molto gentile e paziente. E di questo li ringrazio. Ma chi ha la pazienza di leggere tutto quello che hanno scritto, mi pare, può coltivare anche un’altra opinione: che tutto questo dibattito non sia altro che una questione di pregiudizi favorevoli o sfavorevoli nei confronti delle compagnie di telecomunicazioni. Pubblicare una tale valanga di parole, del resto, porta spesso i...
perplessità
Dopo Kroes. Dibattito attualissimo sulla neutralità della rete in Europa. E due riflessioni.
Mentre aspettiamo per la prossima settimana l’importante presentazione del rapporto sui piani degli operatori per il miglioramento della rete internet italiana curato da Francesco Caio, commissario per l’attuazione dell’agenda digitale italiana, Gerard Pogorel, professore emerito dell’Università ParisTech di Parigi, e Scott Marcus, già advisor della Federal communication commission, il contesto europeo è agitato. C’è un dibattito sulle norme proposte da Kroes sul mercato unico delle telecomunicazioni per le loro conseguenze sulla neutralità della rete. In estrema...
Il coraggio di Obama si vede oggi se ferma Nsa
Le indiscrezioni sul discorso di Obama sul programma di raccolta dati globale illimitata preoccupante di Nsa sono tanto fondate che addirittura il NyTimes le dà per buone
Net neutrality. Perché è importante. Molto importante…
La neutralità della rete è una caratteristica fondamentale di internet. Un suo tratto costituivo. Il motivo essenziale della sua generatività. La garanzia, per gli innovatori, che le loro proposte saranno giudicate dal pubblico al quale sono rivolte, non dai fornitori di accesso e tecnologie. Da ieri la net neutrality è a rischio in America. E questo ci riguarda. Ci sono molti significati di questo concetto e varie discussioni in materia. Ma essenzialmente, si può dire che la rete è neutrale nel senso che niente può discriminare i pacchetti di dati che viaggiano sulla rete in ragione di...
Polvere sulla rete
Non ho l’impressione che la proposta di autoregolamentazione sul cyberbullismo sia un nuovo fronte di preoccupazione per chi si interessa, criticamente, della regolamentazione della rete. Anzi, si può addirittura dire che sul cyberbullismo poteva andare molto peggio. (Il comunicato del Ministero, alcune reazioni da Zamba a Formiche, le cronache, la consultazione). Più in generale sui principi dell’autoregolamentazione si è autorevolmente discusso. Forse, l’esempio dell’autoregolamentazione organizzata, in altro settore, dalla Netcomm per l’ecommerce potrebbe...
Occhio all’At&t: i siti che pagano sono gratis per chi si connette col cellulare
Internet mobile non è net neutrale. L’At&t ne approfitta e crea una soluzione che farà discutere. Perché è tutta da studiare nelle sue conseguenze. In pratica, At&t fa un servizio per i siti che vogliano essere usati di più dagli utenti in mobilità: in pratica, quando gli utenti vogliono consultarli col cellulare non pagano il traffico, sono i siti stessi a pagarlo. È una specie di 1-800 della rete mobile. I critici: i siti che pagano saranno più accessibili di quelli che non se lo possono permettere. I favorevoli: siamo su rete mobile e At&t può permettersi questa mossa;...
Ancora una consultazione pubblica: sulla privacy
Il Garante per la protezione dei dati personali sta preparandosi a far valere il diritto anche nel caso di utilizzo di smartphone e tablet per effettuare pagamenti. E nel processo di elaborazione delle misure ha giustamente previsto anche una consultazione pubblica. Stupisce che per realizzarla abbia pensato di usare una piattaforma piuttosto arcaica: la posta e la posta elettronica.
Ceci n’est pas une pub.
Ispirata forse dall’atmosfera europea che si respira in Italia, o forse per eludere una delle nuove norme introdotte oggi, il primo gesto di Google è stato un gesto artistico. Nella frase in basso, si fa come sempre notare lo stile fantasioso tipico del traduttore automatico della stessa Google.
In materia, poche ore fa, un post più articolato.
Volevamo battere la Corea. Il disordine mentale delle nuove norme su internet ha conseguenze. Occorre una valutazione di impatto digitale
Non provo a linkare gli articoli, usciti sul Fatto Quotidiano, sull’Espresso e su altri giornali, relativi alle nuove norme, minacce di norme, disegni, emendamenti e tutto il cocuzzaro che le autorità italiane hanno annunciato nei giorni scorsi. (Se li linkassi potrei rischiare di essere censurato o di pagare qualche multa?). Ne hanno scritto Guido Scorza (chi trova il suo articolo trova anche un elenco dettagliato del cocuzzaro di cui sopra) e molti altri esperti legali. Mi arrischio invece a linkare il pezzo uscito su Forbes che afferma come la Google Tax che gli italiani desiderano...
Geografia italiana da rifare
Geomedia segnala che lo stato di avanzamento della cartografia italiana lasciata in mano alle regioni è piuttosto arretrato e, come si dice, “a macchia di leopardo”. Cita un editoriale di Giovanni Biallo che suggerisce di passare a una logica OpenStreetMap. (Purtroppo, i soldi spesi nel frattempo non torneranno…).
Commenti