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In rete nulla è mai definitivo, per ora

Dice Vincos che il numero di utenti attivi di Facebook nella fascia di età tra i 13 e i 18 anni è diminuito del 10% nello scorso anno: 350mila ragazze e ragazzi in meno. Mentre Facebook diventa una utility, i posti cool dove andare cominciano a essere anche altri. Sembrava che il potere di Facebook sui social network fosse definitivo. E che inventare qualcosa di nuovo in questo settore fosse molto difficile. Ma è successo con Whatsapp e altro. Quando Google era il dominatore assoluto della rete, Facebook sembrava una piccola alternativa di portata limitata. Ma è diventata a sua volta un...

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Digital champion, Twitter e banda larga

Che cos’è un “digital champion”? Una persona che comprende il potenziale di sviluppo che è liberato dalla rete, si batte perché il paese si doti di un’infrastruttura digitale adeguata, abbia il coraggio di parlare senza peli sulla lingua dei ritardi del paese sull’agenda digitale, non abbia paura dei grandi poteri del settore, interpreti la domanda di modernizzazione. Se poi il “digital champion” opera in un paese arretrato come l’Italia e viene incaricato di guidare la realizzazione dell’agenda digitale ottenendo risultati strategicamente...

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Critica della ragion telecomunicatoria

Ancora sulla net neutrality e le proposte Kroes. La risposta di Luigi Gambardella e Gianfranco Ciccarella a un post a commento di un precedente dibattito ipercompetente tra gli stessi e Stefano Quintarelli è molto gentile e paziente. E di questo li ringrazio. Ma chi ha la pazienza di leggere tutto quello che hanno scritto, mi pare, può coltivare anche un’altra opinione: che tutto questo dibattito non sia altro che una questione di pregiudizi favorevoli o sfavorevoli nei confronti delle compagnie di telecomunicazioni. Pubblicare una tale valanga di parole, del resto, porta spesso i...

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Dopo Kroes. Dibattito attualissimo sulla neutralità della rete in Europa. E due riflessioni.

Mentre aspettiamo per la prossima settimana l’importante presentazione del rapporto sui piani degli operatori per il miglioramento della rete internet italiana curato da Francesco Caio, commissario per l’attuazione dell’agenda digitale italiana, Gerard Pogorel, professore emerito dell’Università ParisTech di Parigi, e Scott Marcus, già advisor della Federal communication commission, il contesto europeo è agitato. C’è un dibattito sulle norme proposte da Kroes sul mercato unico delle telecomunicazioni per le loro conseguenze sulla neutralità della rete. In estrema...

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Net neutrality. Perché è importante. Molto importante…

La neutralità della rete è una caratteristica fondamentale di internet. Un suo tratto costituivo. Il motivo essenziale della sua generatività. La garanzia, per gli innovatori, che le loro proposte saranno giudicate dal pubblico al quale sono rivolte, non dai fornitori di accesso e tecnologie. Da ieri la net neutrality è a rischio in America. E questo ci riguarda. Ci sono molti significati di questo concetto e varie discussioni in materia. Ma essenzialmente, si può dire che la rete è neutrale nel senso che niente può discriminare i pacchetti di dati che viaggiano sulla rete in ragione di...

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Polvere sulla rete

Non ho l’impressione che la proposta di autoregolamentazione sul cyberbullismo sia un nuovo fronte di preoccupazione per chi si interessa, criticamente, della regolamentazione della rete. Anzi, si può addirittura dire che sul cyberbullismo poteva andare molto peggio. (Il comunicato del Ministero, alcune reazioni da Zamba a Formiche, le cronache, la consultazione). Più in generale sui principi dell’autoregolamentazione si è autorevolmente discusso. Forse, l’esempio dell’autoregolamentazione organizzata, in altro settore, dalla Netcomm per l’ecommerce potrebbe...

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Occhio all’At&t: i siti che pagano sono gratis per chi si connette col cellulare

Internet mobile non è net neutrale. L’At&t ne approfitta e crea una soluzione che farà discutere. Perché è tutta da studiare nelle sue conseguenze. In pratica, At&t fa un servizio per i siti che vogliano essere usati di più dagli utenti in mobilità: in pratica, quando gli utenti vogliono consultarli col cellulare non pagano il traffico, sono i siti stessi a pagarlo. È una specie di 1-800 della rete mobile. I critici: i siti che pagano saranno più accessibili di quelli che non se lo possono permettere. I favorevoli: siamo su rete mobile e At&t può permettersi questa mossa;...

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Ancora una consultazione pubblica: sulla privacy

Il Garante per la protezione dei dati personali sta preparandosi a far valere il diritto anche nel caso di utilizzo di smartphone e tablet per effettuare pagamenti. E nel processo di elaborazione delle misure ha giustamente previsto anche una consultazione pubblica. Stupisce che per realizzarla abbia pensato di usare una piattaforma piuttosto arcaica: la posta e la posta elettronica.

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Ceci n’est pas une pub.

Ispirata forse dall’atmosfera europea che si respira in Italia, o forse per eludere una delle nuove norme introdotte oggi, il primo gesto di Google è stato un gesto artistico. Nella frase in basso, si fa come sempre notare lo stile fantasioso tipico del traduttore automatico della stessa Google.

In materia, poche ore fa, un post più articolato.

Luca De Biase

Knowledge and happiness economy Media and information ecology

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