Home » perplessità

perplessità

Approfondimenti media Neutralità perplessità

Digitale europeo, neutralità e investimenti nella rete

Neelie Kroes ha lavorato con energia per il digitale in Europa. Il suo ultimo discorso è forte e accorato, non necessariamente del tutto coerente, come sul tema della net neutrality. Vedremo chi verrà dopo di lei che cosa farà. Il primo argomento in discussione è il mercato unico delle telecomunicazioni che è solo una parte del tema digitale. La Commissione e i ministri delle telecomunicazioni sembrano intenzionati a portarlo avanti. Contiene una serie di obiettivi importantissimi, orientati a sostenere gli investimenti delle compagnie di telecomunicazioni, facilitazioni per i consumatori...

innovazione perplessità

Area Syriana

È finita che Area Spa ha pagato 100mila dollari (Bis) per aver venduto tecnologie per spiare online al regime siriano proprio mentre gli americani considerano di preudoallearsi con quel regime contro lo stato islamico. Un contratto da 13 milioni che il titolare dell’azienda di Vizzola Ticino, Andrea Formenti, non sapeva fosse illegale (Corriere).

perplessità

Il governo Usa – Yahoo?!? – spudoratamente contro gli utenti

Un pezzo di Washington Post spiega come il governo americano abbia minacciato Yahoo! con una possibile multa da 250mila dollari al giorno se rifiutava di aprire la piattaforma alla sorveglianza degli utenti da parte dei suoi agenti segreti. Era giusto prima della fine dell’amministrazione Bush e ha contribuito a rendere le agenzie di sorveglianza libere di fare quello che vogliono anche sotto la nuova amministrazione.

perplessità

Chi ha speso gli 80 euro?

Renato Mannheimer ha fatto un sondaggio per scoprire chi ha speso gli 80 euro in più ottenuti in busta paga con la manovra pre-estiva. E il risultato è chiaro: solo il 23% si è concesso qualche spesa in più. Gli altri li hanno usati per risparmiare o per arrivare più agevolmente a spendere quello che spendevano già prima. Il comunicato è qui (pdf).

perplessità

Fantafinanza? Nel labirinto delle trattative che circolano attorno al destino di Telecom Italia alcune domande restano aperte

Tutto sembra essersi chiarito. Sembra. Vivendi prosegue la trattativa in esclusiva con Telefonica. L’offerta degli spagnoli per la brasiliana GVT è stata alzata. E oltre ai soldi e al resto, contiene la possibilità di rilevare dalla Telefonica l’8,3% di Telecom Italia. Questo agli spagnoli serve per ridurre i loro problemi con l’antitrust brasiliano. La proposta italiana è passata in secondo piano. Se mai era stata davvero presa in considerazione. (Sole) Sembra tutto chiaro. Ma molte domande restano aperte. Perché la Telecom Italia ha detto che alla fine...

partecipazione perplessità

L’incomprensibile scelta di fare consultazioni via mail. L’ultima è del ministero del Lavoro

Qualcuno dovrebbe spiegare perché le istituzioni e le organizzazioni orientate al bene comune continuano a lanciare consultazioni via mail per raccogliere opinioni dalla cittadinanza. L’ultimo caso è quello del ministero del Lavoro sullo sviluppo dell’economia sociale in Europa. Le informazioni sono sul sito. Il Comitato incaricato di organizzare la consultazione pubblica on line e la call for speaker è composto da Carlo Borzaga, Danilo Giovanni Festa, Leonardo Becchetti, Gianluca Salvatori, Gianfranco Marzocchi, Paola Menetti, Alberto Zevi, tutte persone di grande esperienza...

media partecipazione perplessità

Un problema dimenticato del diritto all’oblio

È complicato. Il diritto all’oblio resta un principio in cerca di equilibrio. Come previsto (Guardian), la decisione della Corte Ue ha lasciato aperte troppe questioni e il problema della relazione tra diritto all’oblio e correttezza dell’informazione resta irrisolto. Secondo indiscrezioni pubblicate da VentureBeat la situazione attuale non è soddisfacente per le autorità europee. In pratica, avendo lasciato le decisioni a Google e agli altri motori di ricerca la certezza del diritto non c’è. Inoltre, chi cerchi le notizie “delinkate” in Europa le trova...

perplessità

Qual è il vangelo dell’Evangelist? Finale di trilogia

Finisce con questo post una trilogia dedicata a una questione minima che però consente di riflettere sulla strategia digitale italiana. I precedenti post sono linkati in fondo al pezzo. Resta un tema. Serve un evangelist per sostenere un piano digitale italiano? Alcuni commentatori lo hanno sostenuto. Senza spiegare in che cosa consisterebbe il vangelo dell’evangelist. E allora vediamo qualche ipotesi. Partiamo da un esempio magistrale. Il più grande “evangelist” della storia della tecnologia è stato Guy Kawasaki. (Sembra un buon modo per iniziare creando un po’ di...

perplessità

Comunicazione, informazione e il piano digitale italiano

Il post intitolato We are the champions ha raccolto varie reazioni che si muovono da due interpretazioni contrapposte della figura del digital champion e che spingono a richiamare una distinzione tra informazione e comunicazione. Interpretazione uno: Secondo Maurizio Sbiogar il digital champion deve “considerare la VISION del governo e del comitato di indirizzo e trasformarla in GOVERNANCE IT dentro un disegno globale IT di trasformazione del Paese. Attraverso i strumenti di governance AGID, che è esclusivamente operativa, si muove e fa le varie linee guida”. In questo senso il...

perplessità

We are the champions

Presi da priorità ben più importanti, forse i “digerati” italiani non hanno prestato molta attenzione a questa questione minima del digital champion italiano. E quindi non si sono domandati se ce ne sia davvero bisogno. Ne parlano di più i cultori della comunicazione, una funzione che in politica è tanto sovrastimata. Ma che cosa fa un digital champion? Comunica? Promuove? Si riunisce a Bruxelles con i suoi pari e fa dichiarazioni? Fa la politica digitale del suo paese? Un sospetto sulla necessità di una figura come questa dovrebbe venire guardando ai migliori nell’agenda...

Luca De Biase

Knowledge and happiness economy Media and information ecology

Video

Post più letti

Post più condivisi