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Le prove ci sono: i carrier che lottano per farsi pagare di più dai grandi concorrenti degradano internet. La neutralità della rete è necessaria

Susan Crawford scrive su Medium una storia molto istruttiva sulla guerra dei giganti americani per il controllo e lo sfruttamento degli utenti della rete. Una guerra senza esclusione di colpi bassi, che sfrutta armi legali in America, che abbatte il valore di internet e rischia di trasformarla in un insieme di reti poco e male interconnesse, privatizzate, oligopolisticamente controllate. I carrier vogliono farsi pagare per ciò che è sempre stato gratuito e nin esitano a degradare il servizio. I grandi venditori di servizi e contenuti iperconcentrano il traffico mettendo in difficoltà i nodi...

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Lo strano caso di Sondra Arquiett

Aveva un profilo su Facebook, Sondra Arquiett, con le sue foto. Ma non ne sapeva nulla. Lo aveva creato un agente della Dea americana che lo usava per compiere un’indagine nascondendo la sua identità dietro a quella reale della ignara signora (Buzzfeed) Scoperto, l’agente viene difeso. L’idea, sembrerebbe, è che la sua indagine ha un valore superiore a quello della privacy e della sicurezza di Sondra. Il senso della misura, il rispetto e la ragionevolezza sono superati in questo caso. Uno strumento come Facebook evidentemente fa venire in mente strane idee. Il social network...

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Digitale europeo, neutralità e investimenti nella rete

Neelie Kroes ha lavorato con energia per il digitale in Europa. Il suo ultimo discorso è forte e accorato, non necessariamente del tutto coerente, come sul tema della net neutrality. Vedremo chi verrà dopo di lei che cosa farà. Il primo argomento in discussione è il mercato unico delle telecomunicazioni che è solo una parte del tema digitale. La Commissione e i ministri delle telecomunicazioni sembrano intenzionati a portarlo avanti. Contiene una serie di obiettivi importantissimi, orientati a sostenere gli investimenti delle compagnie di telecomunicazioni, facilitazioni per i consumatori...

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Area Syriana

È finita che Area Spa ha pagato 100mila dollari (Bis) per aver venduto tecnologie per spiare online al regime siriano proprio mentre gli americani considerano di preudoallearsi con quel regime contro lo stato islamico. Un contratto da 13 milioni che il titolare dell’azienda di Vizzola Ticino, Andrea Formenti, non sapeva fosse illegale (Corriere).

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Il governo Usa – Yahoo?!? – spudoratamente contro gli utenti

Un pezzo di Washington Post spiega come il governo americano abbia minacciato Yahoo! con una possibile multa da 250mila dollari al giorno se rifiutava di aprire la piattaforma alla sorveglianza degli utenti da parte dei suoi agenti segreti. Era giusto prima della fine dell’amministrazione Bush e ha contribuito a rendere le agenzie di sorveglianza libere di fare quello che vogliono anche sotto la nuova amministrazione.

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Chi ha speso gli 80 euro?

Renato Mannheimer ha fatto un sondaggio per scoprire chi ha speso gli 80 euro in più ottenuti in busta paga con la manovra pre-estiva. E il risultato è chiaro: solo il 23% si è concesso qualche spesa in più. Gli altri li hanno usati per risparmiare o per arrivare più agevolmente a spendere quello che spendevano già prima. Il comunicato è qui (pdf).

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Fantafinanza? Nel labirinto delle trattative che circolano attorno al destino di Telecom Italia alcune domande restano aperte

Tutto sembra essersi chiarito. Sembra. Vivendi prosegue la trattativa in esclusiva con Telefonica. L’offerta degli spagnoli per la brasiliana GVT è stata alzata. E oltre ai soldi e al resto, contiene la possibilità di rilevare dalla Telefonica l’8,3% di Telecom Italia. Questo agli spagnoli serve per ridurre i loro problemi con l’antitrust brasiliano. La proposta italiana è passata in secondo piano. Se mai era stata davvero presa in considerazione. (Sole) Sembra tutto chiaro. Ma molte domande restano aperte. Perché la Telecom Italia ha detto che alla fine...

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L’incomprensibile scelta di fare consultazioni via mail. L’ultima è del ministero del Lavoro

Qualcuno dovrebbe spiegare perché le istituzioni e le organizzazioni orientate al bene comune continuano a lanciare consultazioni via mail per raccogliere opinioni dalla cittadinanza. L’ultimo caso è quello del ministero del Lavoro sullo sviluppo dell’economia sociale in Europa. Le informazioni sono sul sito. Il Comitato incaricato di organizzare la consultazione pubblica on line e la call for speaker è composto da Carlo Borzaga, Danilo Giovanni Festa, Leonardo Becchetti, Gianluca Salvatori, Gianfranco Marzocchi, Paola Menetti, Alberto Zevi, tutte persone di grande esperienza...

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Un problema dimenticato del diritto all’oblio

È complicato. Il diritto all’oblio resta un principio in cerca di equilibrio. Come previsto (Guardian), la decisione della Corte Ue ha lasciato aperte troppe questioni e il problema della relazione tra diritto all’oblio e correttezza dell’informazione resta irrisolto. Secondo indiscrezioni pubblicate da VentureBeat la situazione attuale non è soddisfacente per le autorità europee. In pratica, avendo lasciato le decisioni a Google e agli altri motori di ricerca la certezza del diritto non c’è. Inoltre, chi cerchi le notizie “delinkate” in Europa le trova...

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Qual è il vangelo dell’Evangelist? Finale di trilogia

Finisce con questo post una trilogia dedicata a una questione minima che però consente di riflettere sulla strategia digitale italiana. I precedenti post sono linkati in fondo al pezzo. Resta un tema. Serve un evangelist per sostenere un piano digitale italiano? Alcuni commentatori lo hanno sostenuto. Senza spiegare in che cosa consisterebbe il vangelo dell’evangelist. E allora vediamo qualche ipotesi. Partiamo da un esempio magistrale. Il più grande “evangelist” della storia della tecnologia è stato Guy Kawasaki. (Sembra un buon modo per iniziare creando un po’ di...

Luca De Biase

Knowledge and happiness economy Media and information ecology

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