Nathan Treff è uno specialista della fertilizzazione in vitro. Sta lavorando a un progetto denso di conseguenze. Nella startup dove lavora, la Genomic Prediction, usa un mix di modelli informatici, test del DNA, intelligenza artificiale per predire quali embrioni svilupperanno probabilmente una forma di diabete. Il suo approccio si potrà generalizzare per ridurre le probabilità di nascite con problemi genetici. Ma non c’è dubbio che in breve tempo saranno proposte ai genitori scelte ancora più ampie: per esempio quella di decidere quale embrione sviluppare per avere figli più alti, più...
News
Marketing editoriale: principio di comunità invece che mera monetizzazione
Al Jazeera lancia un nuovo network di podcast – Jetty – usando Facebook e teorizza sul marketing editoriale: «We should get into the habit of thinking about audience in terms of customer relationship management and building communities around our shows’ audiences, versus just monetizing them» (Dovremmo abituarci a pensare al pubblico in termini di gestione della relazione con i clienti e costruire comunità attorno al pubblico dei nostri programmi, invece di pensare solo a monetizzarli). Letture domenicali: NiemanLab
Le risorse umane per il lavoro del futuro
È davvero interessante cercare di comprendere come devono evolvere le direzioni delle risorse umane per gestire una transizione verso il lavoro del futuro che si annuncia complessa come non mai. La convivenza tra umani e macchine in particolare sembra richiedere un’attenzione molto delicata. Ma un fatto è certo: se si investe nelle macchine, si deve investire ancora di più nelle persone. Qualunque sia l’indicazione che viene dagli incentivi del governo. Oggi esce la nuova puntata della lunga serie dedicata al lavoro del futuro dal Sole 24 Ore. Tra l’altro, gli intervistati...
Lavoro del futuro: flessibilità non è strategia
Ti dicono che devi essere flessibile, perché il tuo mestiere nel futuro cambierà. E che magari dovrai adattarti a fare un lavoro che non corrisponde a quello che hai studiato. Ma questo non è il futuro. È quello che succede anche ora. E le persone hanno imparato a essere flessibili in quel senso. Sono state costrette a diventare flessibili. Il prossimo passaggio però è quello di diventare strategici. I flessibili cambiano con il cambiamento del contesto. Gli strategici accettano di cambiare per perseguire una loro idea. Se una strada per realizzarla è bloccata sanno individuare un percorso...
L’Europa delle città vista da Bruxelles
Tornando da Bruxelles ci si domanda sempre che cosa si può fare per aiutare la dimensione europea a crescere nella consapevolezza e nell’apprezzamento dei cittadini del Vecchio Continente. I pregiudizi negativi sull’Europa della burocrazia non sono certo infondati ma quali ne sono le cause fondamentali? Molto si può dire di critico nei confronti della Commissione e della vita pacata e dorata che fanno coloro che ci lavorano: ma quella pacatezza che talvolta sconfina con la lentezza non è altro che il frutto di decenni di apprendimento della relazione pacifica tra culture politiche...
Hai visto il rapporto sulla pubblica utilità di Symbola?
Mi pare che vada visto il rapporto di Symbola sulla pubblica utilità. Siamo in un territorio da esplorare che non è originato dal mercato o dallo stato ma dalla comunità che sa manutenere i suoi beni comuni. Ma in un senso allargato a quanto serve per entrare nell’economia della conoscenza. Tanto per fare un esempio, siamo nel territorio di internet che è un bene della comunità che ha bisogno di chi la difenda dal rischio di essere ipersfruttato da compagnie private che tendono a vederne solo parzialmente il valore di bene comune. La dimensione pubblica in questo senso potrebbe...
Il territorio per il lavoro del futuro
Una dimensione che si rivela fondamentale per affrontare il tema del lavoro del futuro è quella territoriale. Il territorio è il luogo delle relazioni più intense tra la tradizione e l’innovazione, tra le imprese e le università, tra le istituzioni e la società. Se funzionano queste relazioni consentono di mettere insieme quel poco che si sa del futuro e di agire di conseguenza. Difendendo centimetro per centimetro quello che si sa fare e investendo per farlo diventare ancora più importante. Nell’articolo di oggi sul Sole 24 Ore si affronta questo tema puntando sull’esempio...
Intelligenze più o meno artificiali
Una delle scoperte che molti osservatori neofiti – come la maggior parte di noi – dell’intelligenza artificiale hanno fatto in questi ultimi tempi è che una gran parte delle cose che i computer sanno e sui quali esercitano la loro capacità di “apprendere” viene dagli umani. Da una parte si tratta di tutto il sapere che è stato pubblicato caoticamente sull’internet e di tutti i dati sugli utenti e le cose connesse, che hanno dato un’accelerazione straordinaria ai risultati di apprendimento delle intelligenze artificiali. Dall’altra parte si...
Aspettando una rete in Italia per le telecomunicazioni
Raccontano che oggi i due operatori che stendono la banda larga in Italia aspettano i permessi dei comuni e poi cominciano, come Maspes e Gaiardoni, a fare un surplace strada per strada per vedere dove passa l’altro o dove si intoppa scovando tubi e cavi di altre società: si spende meno se si aspetta di vedere dove l’altro sbaglia e si evita lo stesso errore. Ancora una volta è partita l’eroica costruzione di un’infrastruttura in italia. I soldi che insieme spenderanno saranno in grado di tornare grazie all’aiuto del pubblico e in base al fatto che comunque la...
Biohacker
Le tecniche di modifica del DNA stanno trasformando la biotecnologia. Si modificano informazioni agendo sullo hardware che le incarna. Due notizie:
Locana è una startup che sta cercando di usare il CRISPR per modificare non il DNA ma l’RNA e così attaccare malattie come il morbo di Huntington (TechReview).
Phil Libin, ex CEO di Evernote e oggi CEO di AI studio All Turtles dichiara che il suo biohacking è il digiuno (FastCompany).
Le parole possono essere tirate dove si vuole.
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