Ho partecipato a un convegno molto interessante sul futuro delle farmacie. C’erano Carlo Cottarelli, Francesco Morace, Simona Branchetti e Andrea Mandelli (Cosmofarma). Mi hanno chiesto di guardare in avanti. Le 19mila farmacie italiane fatturano circa 25 miliardi: circa 15 per prescrizioni e circa 10 per integratori e altri prodotti. La parte delle prescrizioni definisce il loro compito civico. Recentemente si sono aggiunti altri compiti civici come quelli legati alle diagnosi e alla prevenzione del covid-19. La parte della vendita di ogni altro prodotto resiste ma è fatalmente a...
New Crossroads
La libertà di espressione e i veti del “politicamente corretto”: la trappola dell’individualismo
Le fonti di queste considerazioni sono persone che mi hanno raccontato alcune notizie senza peraltro autorizzarmi a citarle. Se vorranno essere citate me lo diranno e io dirò volentieri i loro nomi. Non c’è nulla di scandaloso in quello che mi hanno detto, salvo che qualcuno potrebbe trasformare le cose mi sono state dette in altrettanti motivi di stupida persecuzione online contro quelle fonti. La libertà di espressione è un diritto essenziale che consente il dibattito più creativo intorno a qualsiasi argomento, generando le condizioni di una continua e profonda evoluzione culturale...
NewsTech e rischio finanziario. Twitter, Mastodon, Eu Voice, Eu Video. Wikitribune. Il ruolo per la stabilità finanziaria dell’innovazione nella media ecology
Le tecnologie che servono alla diffusione di notizie possono essere innovate. Le piattaforme che nascono da quelle tecnologie possono essere progettate in modo più o meno attento alla qualità dell’informazione emergente. La conseguenza è un maggiore o minore rischio politico, finanziario, culturale. Il rischio è un’entità intrinsecamente presente nel sistema che governa la finanza, che è quantitativamente l’aggregato di ricchezza in movimento più grande dell’economia mondiale. La finanza può rendere una popolazione solida e ricca o instabile e disagiata. Il rischio...
Lyon. Vivre par(mi) les écrans. Le défi du contexte. L’écologie (des médias) est le message
Entre mercredi et vendredi prochains, à l’Université de Lyon, la conférence “Vivre par(mi) les écrans“. Voici ma contribution ( en cours de réalisation). Le défi du contexte. L’écologie (des médias) est le message Media ecology L’écologie des médias est programmatiquement moins axée sur les messages ou les technologies individuelles que sur les relations entre les contextes, les messagers et leurs univers de sens, les technologies et les grands récits. La médiosphère est l’environnement dans lequel les cultures humaines évoluent. Les niches éco-culturelles...
Lyon. Vivre par(mi) les écrans. The challenge of context. Media Ecology is the message
Next Wednesday and until Friday, at Université de Lyon, the conference “Vivre par(mi) les écrans“. Here is my speech (still in progress). The challenge of context. Media Ecology is the message Media ecology Media ecology is programmatically less focused on messages or individual technologies than on the relationships between contexts, messengers and their worlds of meaning, technologies, and grand narratives. The mediasphere is the environment in which human cultures evolve. The eco-cultural niches to which humans adapt – or which humans seek to modify – are made up...
Lione. Vivre par(mi) les écrans. La sfida del contesto. L’ecologia dei media è il messaggio
Tra mercoledì e venerdì, all’università di Lione, la conferenza “Vivre par(mi) les écrans“. Qui c’è il mio contributo (ancora in lavorazione). La sfida del contesto. L’ecologia dei media è il messaggio Media ecology La media ecology è programmaticamente meno concentrata sui messaggi o sulle singole tecnologie che sulle relazioni tra i contesti, i messaggeri e i loro mondi di senso, le tecnologie e le grandi narrative. La mediasfera è l’ambiente nel quale evolvono le culture degli umani. Le nicchie eco-culturali alle quali gli umani si adattano – o che gli umani...
La nuova geografia dell’economia della conoscenza
“La nuova geografia del lavoro” di Enrico Moretti. “L’ascesa della nuova classe creativa” di Richard Florida. “L’economia della conoscenza” di Ezio Rullani. Sono alcuni dei libri che hanno contribuito fortemente a cambiare il paradigma dell’analisi dello sviluppo dei territori. L’impostazione fondamentale di quei libri viene spesso usata come suggestione per comprendere la geografia dell’innovazione che si sta sviluppando dopo la fine dell’egemonia incontrastata di Silicon Valley. Ma di fronte ai cambiamenti geopolitici...
C’è vita dopo lo smartphone
C’è vita dopo lo smartphone? Questa tecnologia tanto potente, attraente, invadente sarà superata? Anche in questo blog se n’è parlato qualche volta. Per esempio nel novembre del 2018. Per questo è un piccolo piacere intellettuale vedere che altri, ben più autorevoli, si pongono lo stesso problema. Lo smartphone è una tecnologia che ha davvero innovato. Ma niente è eterno. Ed è sempre interessante immaginare come potrebbe essere il dopo. Specialmente se quello che esiste nel presente comincia a prendere uno spazio eccessivo e alimenta la voglia di liberazione. Se n’è occupato, appunto, questa...
La legge del cucchiaio. Perché non ci liberiamo dei libri e perché i libri ci liberano
Da decenni, con intensità maggiore da 15 anni, si succedono previsioni sulla fine dei libri di carta. Che la realtà smentisce. Ieri Paolo Soraci mi ha intervistato per la rivista #PDEBookClub su questo argomento. Ho ammesso di essere più un appassionato che un esperto di questa materia. Senza nulla anticipare di ciò che verrà scritto nella rivista, mi prendo qualche appunto. È possibile immaginare la fine del libro di carta? La preoccupazione sulla scomparsa di certe forme e tecnologie della comunicazione nell’ecosistema dei media è ricorrente e non insensata, posto che...
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