Il rapporto tra formazione e lavoro sta cambiando. IL rapporto tra ricerca e generazione di valore sta diventando sempre più importante. Il disorientamento dei giovani è purtroppo crescente, come la sofferenza delle famiglie che vorrebbero sapere meglio che cosa fare per il bene dei figli. In questo contesto, pensare che una tecnologia sia la soluzione è riduttivo. Internet è destinata a rivoluzionare l’università? Uno studioso che se ne sta occupando a fondo come Juan Carlos De Martin sostiene: È sicuramente vero che l’avvento di Internet costringe tutte le attività che lavorano con la...
innovazione
Dalla scuola autoreferenziale all’educazione visionaria
Antoine Compagnon, storico della letteratura al Collège de France, ha dedicato uno dei suoi corsi all’anno 1966 (da ascoltare il podcast). E ha magistralmente mostrato come le riforme della scuola francese di quell’anno si confrontassero con il boom di iscritti e con la necessità di aumentare il numero di insegnanti: la scuola in quegli anni diventa una macchina che in prima istanza deve crescere e definisce i suoi programmi in modo da rispondere all’esigenza del momento. Il risultato è l’avvio di un processo che fa della scuola la riproduttrice di sé stessa. La conseguenza, si può...
Sinofsky, Forstall e il miglior posto dove andare a lavorare
Sarebbe bello trovare un collegamento tra le dimissioni di Steven Sinofsky, capo del software della Microsoft, e la cacciata di Scott Forstall, capo del software alla Apple. Ipotesi? (Post, Stampa). In attesa di eventuali commenti, i due manager potrebbero essere interessati a sapere che il miglior posto per lavorare non è né Microsoft né Apple, ma Sas (Sole)
Steve Grossan e il ruolo culturale di Google
Steve Grossan è tecnologo e storico. Il suo lavoro per Google è anche quello di gestire iniziative a sfondo culturale di grande importanza. LabKultur si pone alcune domande: Thus, Google interferes with the cultural heritage of mankind, easily overriding national borders and conflicts of civilisation. By choosing Paris as the new headquarters for its new institution, just proves the enormous strength Google has – even la Grande Nation is enthusiastic about it. Is this the beginning of a paradigm change in policies concerning culture or cultural heritage which have been handled by the...
La Vita Nòva Update: una ricerca inedita sulle startup italiane
Ivana Pais ha condotto una ricerca nel mondo delle startup digitali italiane e ha esplorato un mondo che pochi avevano visitato con metodo scientificamente controllato. E il risultato è riportato, con l’aiuto del suo caratteristico design, sul nuovo numero de La Vita Nòva Update, scaricabile per iPad (sempre in attesa di poter andare su altre piattaforme). L’esplorazione dell’infografica e le spiegazioni di Pais aprono la porta a scoperte sorprendenti. Una conclusione: la competenza e l’energia che servono alle startup per nascere sono fondamentalmente locali e...
I termini delle condizioni: la volontà di chi comanda sulle nostre piattaforme
Non sono molti quelli che leggono attentamente i termini e le condizioni d’uso del software e delle piattaforme che usano anche tutti i giorni. Anzi sono pochissimi (Apogeo). Quelle pagine sono di solito lunghissime e pensate per ridurre al minimo le responsabilità dei fornitori. Ma talvolta una lettura rende più consapevoli di quello che si sta usando. Il caso Huffington Post analizzato da Emiliano Barbagallo per Ahref è istruttivo. L’analisi è impegnativa ma i risultati dimostrano che ne vale la pena. L’aggregatore infatti, nel suo “accordo con l’utente”...
La politica digitale come test di innovatività dei canditati
1/3. Ricapitoliamo: Primo – Barack Obama ha dimostrato di avere un programma digitale. Questo gli ha portato voti. E finanziamenti da parte delle aziende che si basano sul digitale (vedi Sole, TechCrunch) Secondo – La sua esperienza di innovatore, con il suo staff, nella politica digitale ha reso credibile quel suo programma. Ha vinto le elezioni del 2008 anche comunicando e finanziandosi su internet, con uno stile orientato al risultato che ha fatto scuola. Ha vinto le elezioni del 2012 anche seguendo passo passo i movimenti e gli orientamenti degli elettori attraverso...
Big Data City
Sensori e infografiche per immaginare visioni della città. Sul sito di SenseableCityLab al Mit molti esempi, tra cui Singapore. (Come non vedere che, tra l’altro, è l’ennesimo argomento che dimostra come sia l’ora di dimenticare i vecchi confini tra culture scientifica e umanistica?
[hang2column width=600][/hang2column]
IL tema è apertissimo. Prossima settimana se ne parla a Barcellona. Qualche giorno fa a Bologna. Vedi anche il pezzo di GG.
Il bandolo della matassa nella fibra ottica milanese
La vicenda della banda larga, lo sappiamo, è intricata. La Telecom Italia con la sua ovvia logica privatistica intende investire in ragione della domanda che ritiene si possa manifestare sul mercato, oppure per mantenere la posizione di vantaggio di cui gode sugli operatori concorrenti. Gli operatori alternativi sono partiti nelle città dove hanno più mercato e spalle più forti. Come a Milano. Eppure la banda larga non è solo un servizio offerto alla domanda esistente. E’ soprattutto un’infrastruttura che genera attività impreviste e dunque alimenta una domanda futura. Gli...
Big Data Politics
Quattro anni fa, la campagna presidenziale di Obama ha innovato usando i social network e la rete per comunicare e finanziarsi. Quest’anno l’ha usata anche per riconoscere modelli di comportamento degli elettori analizzando i grandi volumi di dati registrati mentre usano varie piattaforme digitali. Altro che sondaggi. Qui si guardavano i pattern contea per contea. Un po’ di background in materia su O’Reilly Community. E in un post su Engace di Patrick Ruffini. E infine un post dell’anno scorso di Micah Sifry, cofondatore di Personal Democracy Forum, dove si...
Commenti