“Ci sono insulti peggiori che essere definito un sognatore”.
Ronald Reagan
(sic)
innovazione
Google docs al rallentatore
Da mesi Google aggiunge nuove funzionalità ai suoi Docs – il software che si usa online per creare documenti. Ma lavorandoci sopra in modo continuativo si ha l’impressione che il risultato non sia positivo. Le funzioni in più non sono sempre necessarie. Ma generano, si direbbe, uno straordinario rallentamento dell’interazione. Scrivendo velocemente il sistema non riesce a stare al passo e le battute si perdono tra la tastiera e la cloud. Google ha sempre avuto una grande attenzione all’essenzialità dei suoi servizi. Se vuole aggiungere funzionalità lo potrebbe fare in...
Pazzi da museo
A quanto pare il diritto d’autore genera situazioni paranoiche non solo nella musica. Alla Fundació Joan Miró di Barcellona ci sono tre addetti a impedire ai visitatori di fare fotografie: ma almeno in genere lo fanno simpaticamente. Però questo può generare conversazioni interessanti. Dalle quali si scopre per esempio che al Musée d’Orsay le persone che prendono l’audioguida hanno il diritto di ascoltarla da soli. Se raccontano quanto hanno appreso dall’audioguida ad altre persone che ne sono prive vengono redarguite e bloccate. Non si sa bene che cosa...
Futuro della search: nomi e verbi
Esther Dyson scrive del futuro della ricerca online. Citando Bill Gates: «Il futuro dei motori di ricerca non è nei nomi, ma nei verbi». Ricorda le tre fasi dello sviluppo di questa tecnologia: 1. Yahoo! mette in campo persone che fanno una guida ragionata alle migliori pagine web; 2. Google mette in campo un algoritmo che migliora i risultati ottenuti automaticamente da Altavista e valuta in base al numero di link che una pagina ottiene da altre pagine web; 3. Twitter e Facebook, nello spazio dei social network segnalano pagine web in base alle preferenze e curiosità e...
Sicuramente Intel e McAfee
Intel spenderebbe 7,68 miliardi di dollari per comprare la McAfee che fa software per la sicurezza online (Bloomberg). Spiega l’enorme investimento dicendo che sarà per fare chip e tecnologie intrinsecamentte sicure non solo per i computer, ma anche e soprattutto per i telefonini, i tablet, le automobili. Aggiunge che il software gira meglio a livello di chip e dunque questo software per la sicurezza così importante troverà maggiore efficienza. Non tutti sono d’accordo che la sicurezza si faccia a livello di client. Secondo la Cisco, la sicurezza si deve fare a livello di...
Money in & out
Gizmodo racconta di come un ragazzo di 16 anni abbia già guadagnato un milione di dollari con il commercio online di software e la pubblicità in rete.
Between the lines racconta di come la Microsoft abbia perso otto anni e investito 6 miliardi di dollari nelle sue varie strategie di espansione del business in rete.
La campagna cellulare
Anche At&t si accoda alla richiesta Google-Verizon di lasciare l’internet mobile senza neutralità, con la piena disponibilità per le compagnie di ammettere o escludere servizi e contenuti dalla rete di accesso al web via cellulare. Non è una sorpresa. Le compagnie telefoniche sperano di salvare il business della voce e i margini dell’intermediazione sui servizi web controllando le iniziative che si possono sviluppare in mobilità. Anche Apple ha dovuto introdurre molte limitazioni alla sua strategia mobile per l’accordo (peraltro molto conveniente per la società di Steve...
Il test del nostro tempo
Luca Chittaro segnala la possibilità di provare il test di Zimbardo per vedere in quale delle “time zone” della sua presentazione ti trovi. «La versione Facebook interattiva in italiano dello ZTPI e’ a questo link. E una descrizione del test è sul blog di Luca.
Eccesso di previsione
Appena si critica internet o la si esalta emergono atteggiamenti previsivi relativamente esagerati sia in un senso pessimistico che ottimistico. È successo, parrebbe, anche nel caso della discussione sulla rete usata come strumento didattico dagli studenti del copiaincolla. In realtà, internet è una miniera di opportunità per fare innovazioni vere. L’importante a questo proposito è evitare di credere che sia una battaglia vinta in partenza o che sia una battaglia persa in partenza. In realtà, la rete offre un sacco di opportunità di innovazione che vanno coltivate e colte con molta...
Telecom meno Telefonica
Non è successo nulla. Ma le premesse per una liberazione strategica della Telecom Italia ci sono. Con la riuscita acquisizione di Vivo, operatore mobile brasiliano, da parte di Telefonica, le relazioni tra la compagnia spagnola e l’ex monopolista italiano sono paradossalmente più facili. Non essendo riuscita a prendere il controllo della compagnia italiana, non avendoci provato neppure troppo e non avendo più molto da volere su Tim Brazil, potrebbe cominciare a sciogliere i vincoli che aveva posto alla strategia della Telecom Italia. Certo, non è ancora successo nulla e non succederà...
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