Si parla a Frattocchie 2.0, a Pesaro, di informazione, politica, democrazia e rete. Con il coordinamento di Marino Sinibaldi. Sinibaldi, lancia la discussione alludendo a una possibile contrapposizione tra blogosfera e media tradizionali. E domanda agli intervenuti come la vedono. (Ecco gli appunti presi al volo). Alessandro Gilioli: l’emergenza dell’informazione dipende dal conformismo dell’informazione. I blogger hanno la possibilità di portare il loro contributo di diversità dell’informazione. Non ci sono regole da dare a chi vuole far partire un...
informazione
Come vanno i giornali a pagamento
PaidContent ha fatto una piccola inchiesta sui risultati dei giornali online che fanno pagare l’accesso al servizio. Ne emerge un quadro piuttosto poco incoraggiante: The newspapers tend to be located in smaller, often rural markets; online-only subscriptions are typically priced at a substantial discount to the print edition (in general, about 75 percent of what the print product costs); where numbers are available, the number of online subscribers is still a tiny percentage of their print counterparts (less than 5 percent); and many of these papers say they began charging not so...
Emergenza di informazioni
Spotlight su GoogleNews fa emergere i pezzi approfonditi, sulla base delle segnalazioni dei blogger (anche se non si sa bene come funziona l’algoritmo). E’ un esempio di una serie di piattaforme che tentano di rispondere alla domanda di segnalazioni di articoli di qualità online. Ne parla NiemanJournalismLab. La selezione realizzata sulla base di algoritmi e media sociali sta procedendo. Per i giornalisti la consolazione è che i pezzi più importanti sono di solito realizzati da professionisti. Il problema è soprattutto degli editori.
Survey del giornalismo su se stesso
La NewYorkBookReview ripercorre il dibattito sulla crisi e il futuro del giornalismo. Un taglio sintetico per navigare nella quantità enorme di informazioni e idee che emergono su questo tema:– il giornalismo deve fare ricerca, per migliorare il metodo di lavoro che lo distingue nella raccolta, selezione, valutazione, interpretazione, dei fatti (il giornalista non è definito dalla tessera ma dal metodo, artigiano ma epistemologicamente attento, con il quale produce le notizie)– il giornalismo deve fare sperimentazione, per migliorare l’uso delle piattaforme e fare emergere...
Fiegoogle
La Fieg ha fatto intervenire l’Antitrust e la Guardia di Finanza per sapere se il motore di ricerca di Google discrimini i siti degli editori di giornali se questi non vogliono che Google News ne aggreghi le notizie. Ma motiva la richiesta segnalando tra l’altro il fatto che Google guadagna pubblicità usando i contenuti degli editori e senza pagare nulla per questo. Tra le due questioni c’è una certa differenza. E poiché è evidente a tutti, se ne deduce che la vicenda di ieri è parte del tentativo da parte della Fieg di avviare una trattativa con Google per ottenere una...
Google News e la Fieg
La notizia è stata data un po’ in tutto il mondo. La Fieg ha chiesto un intervento all’Antitrust italiana su Google News sostenendo che i giornali che non vogliano apparire nell’aggregatore delle notizie vengono penalizzati anche nel motore di ricerca. In effetti, digitando questo pomeriggio due parole nel motore di ricerca (antitrust fieg) la notizia data da repubblica.it appariva in 42esima posizione su Google (mentre non c’era in Google News). Insomma, la Repubblica non è nell’aggregatore, non è esclusa dal motore, non è in posizione elevata (arrivano prima...
Epistemologia del giornalismo
Una riflessione onesta sul metodo di ricerca giornalistica, basato su ipotesi e fatti, dall’Unesco.
Il grilletto di Jay
Jay Rosen si domanda perché dopo tutto il gran parlare che se n’è fatto nessun editore ha cominciato sul serio a far pagare i contenuti online: «perché l’estate dei contenuti a pagamento è diventata “qualcuno tiri il grilletto così vedremo tutti che è un errore?”». E cita Nanosaur. (Giornali da discutere).
Giornali da discutere
E dunque. I giornali sono in crisi e cercano una soluzione per uscirne. Qualche editore pensa di poter vendere l’accesso ai giornali online. Altri pensano a provvidenze statali. Molti lamentano l’indebita interferenza degli aggregatori che vendono pubblicità usando le notizie pubblicate dai giornali. La discussione sul giornalismo che si è sviluppata grazie ai commenti su questo blog ha evidenziato alcuni temi che mi sembrano da riordinare e approfondire. Riassumo qui. E in fondo al post riporto i commenti originali. 1. Gli editori non hanno mai venduto le notizie; hanno sempre...
Organizzazione giornalistica 2.0
Gli editori si domandano come dare ai loro giornali un modello di business che stia in piedi. E pensano di vendere le notizie online. I commenti a un post su questo argomento – che parlava di come gli editori non abbiano mai venduto le notizie in precedenza, ma abbiano venduto altro – sono molto stimolanti. Federico Bo sottolinea le conseguenze della rete sull’organizzazione giornalistica. A questo proposito, va detto che la rete ha cambiato la produzione di notizie in modo profondo. La ricerca online è diventata, specialmente in alcuni settori più...
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