La Fieg ha fatto intervenire l’Antitrust e la Guardia di Finanza per sapere se il motore di ricerca di Google discrimini i siti degli editori di giornali se questi non vogliono che Google News ne aggreghi le notizie. Ma motiva la richiesta segnalando tra l’altro il fatto che Google guadagna pubblicità usando i contenuti degli editori e senza pagare nulla per questo. Tra le due...
Autore - Luca De Biase
La notizia è stata data un po’ in tutto il mondo. La Fieg ha chiesto un intervento all’Antitrust italiana su Google News sostenendo che i giornali che non vogliano apparire nell’aggregatore delle notizie vengono penalizzati anche nel motore di ricerca. In effetti, digitando questo pomeriggio due parole nel motore di ricerca (antitrust fieg) la notizia data da repubblica.it...
L’articolo di Antonio Polito sulla questione dell’egoismo imperante e del noiosismo nostalgico è una buona lettura. Veltroni che sostiene il “noi” della grande storia contro l'”io” assurdamente piccolo eppure provondamente innovativo delle microstorie di interesse personale… Gli osservatori del neoliberismo thatcheriano che ancora si preoccupano di...
Una riflessione onesta sul metodo di ricerca giornalistica, basato su ipotesi e fatti, dall’Unesco.
Vent’anni fa, tra uno e due milioni di persone hanno fatto una catena umana di 600 chilometri, unendo Vilius, Riga e Tallin. Per manifestare contro l’occupazione sovietica di Lituania, Lettonia ed Estonia. una manifestazione meravigliosa, che commuove solo a ripensarla. anche perché ricorda un punto di vista sul Novecento che altrove si dimentica: la II Guerra Mondiale fu...
La musica è più avanti di tutti i vari comparti dell’editoria nell’adattamento alla rete digitale sociale. E le considerazioni di Rafat Ali vanno lette anche in questo senso. C’è da imparare per tutti, compresi i giornali. 1. Comunità strette intorno agli artisti, non ai loro editori 2. Piattaforme sulle quali può succedere di tuttto, non un solo modello di business 3. Nuovi...
Jay Rosen si domanda perché dopo tutto il gran parlare che se n’è fatto nessun editore ha cominciato sul serio a far pagare i contenuti online: «perché l’estate dei contenuti a pagamento è diventata “qualcuno tiri il grilletto così vedremo tutti che è un errore?”». E cita Nanosaur. (Giornali da discutere).
Stewart Brand, vagamente hippie, ispirato dalla foto della Terra vista dalla Luna, scriveva quarant’anni fa nello Whole Earth Catalog: «Siamo come dei, e potremmo anche diventa bravi in questo ruolo».
Ora Stewart, preoccupato dal cambiamento climatico, dice: «Siamo come dei, e dobbiamo diventare bravi in questo ruolo». Su Edge.
Secondo Stefano, la Telco (proprietaria del pacchetto di azioni che controlla la Telecom Italia) è prossima allo scioglimento. Perché alcuni soci non vogliono metterci altri soldi. Ma se si scioglie, e se le perdite vengono dunque registrate nei bilanci dei soci, che cosa succede? Il pacchetto più consistente, se non sbaglio, è ancora quello della Telefonica. Entro il 28 ottobre si dovrebbe...
I celllulari tipo iPhone e Android stanno rendendo il wi-fi interessante. Ne parla Om Malik. E Google Voice.
Nonostante le mille difficoltà poste dalla legge italiana (e nonostante le controversie nate intorno alle iniziative come quella di Venezia), chi lavora sul wi-fi partecipa allo sviluppo.