Home » libri » L’analogia tra Hofstadter e Sander
libri Post

L’analogia tra Hofstadter e Sander

Un libro meraviglioso. Da esplorare. Che mette di buon umore per la sua intelligenza sopraffina, l’umiltà, l’ironia dei ricercatori.

libro-hosftadter-sanderDouglas Hofstadter e Emmanuel Sander hanno scritto due libri in uno: Superfici ed essenze. L’analogia come cuore pulsante del pensiero (Codice 2015, originale 2013).

L’argomento cattura, in un tempo in cui la difficoltà di comprendere la realtà è tale che l’analogia sembra essere diventata uno strumento di comprensione fondamentale. Abbiamo visto all’opera l’analogia, per esempio, nella narrazione fondativa di internet: la biblioteca di babele, l’autostrada dell’informazione, la piattaforma del mercato senza attriti, l’ecosistema dell’innovazione. Ma l’analogia, mentre apre strade, genera trappole.

«La tesi centrale del nostro libro – un’idea semplice eppure tutt’altro che comune – è che la scoperta di analogie pervade ogni momento del nostro pensare, e costituisce perciò il cuore del pensiero. Detto in maniera più esplicita, le analogie non accadono nelle nostre menti solo una volta a settimana o una volta al giorno o un volta all’ora o magari una volta al minuto. No, le analogie zampillano nelle nostre menti più volte, ogni secondo. Nuotiamo senza sosta in un oceano di medie e grandi analogie, spaziando dalle banalità più terra terra alle intuizioni più brillanti. Dimostreremo come le più semplici e ovvie parole ed espressioni con cui ce ne usciamo nelle conversazioni (o quando scriviamo) provengono da analogie fatte rapidamente e inconsciamente. Questo incessante scintillio mentale, che spumeggia da qualche parte sotto la soglia cosciente, dà origine ai nostri atti di categorizzazione di base, banali e di basso livello, il cui scopo è quello di metterci nelle condizioni di comprendere le situazioni che incontriamo (o almeno i loro elementi principali) e parlarne con altre persone».

Confrontiamo ciò che è nuovo con ciò che conosciamo.

«Non c’è un singolo pensiero che non sia profondamente e molteplicemente ancorato nel passato». L’esperienza è il fondamento della comprensione. E la differenza tra il pensiero umano e quello informatico sta nella differenza tra la capacità di generare idee sofisticate che consentono di comprendere cose nuove e la capacità di elaborare dati. «Il nostro vantaggio è intimamente connesso alla categorizzazione per mezzo dell’analogia».

Il gioco dei concetti è il materiale fondamentale del libro. Le storie, gli esempi, gli aneddoti ne sono l’alleggerimento e nello stesso tempo l’esercizio che ne dimostra il valore. I passaggi tecnici sulla logica sono sfidanti, ma gli autori non abbandonano mai il lettore da solo nel labirinto. Chiunque voglia pensare a come pensiamo, cioè in fondo a come generiamo valore in quanto umani e dunque a perché probabilmente resisteremo a lungo alla singolarità, potrebbe trovare molto intelligente dedicare il tempo che serve a esplorare questo libro.

Commenta

Clicca qui per inserire un commento

Luca De Biase

Knowledge and happiness economy Media and information ecology

Video

Post più letti

Post più condivisi

preload imagepreload image