Pensando a come spiegare il lavoro che serve per promuovere in modo nuovo un bene riconosciuto come patrimonio dell’Unesco è venuto fuori un insieme di punti che riassumo per i frequentatori del Master organizzato a Trento da TSM.
Ci si fa un programma, che si realizza con un progetto, che trova risorse se si condivide un’idea di progresso, che genera una prospettiva comune che tende verso una nuova prosperità.
E il programma deve servire il tempo degli utenti, richiamandone l’attenzione e ottenendo un riconoscimento di rilevanza. Con una piattaforma abilitante, capace di ispirare l’immaginazione e si superare la concorrenza di tutti gli altri servizi analoghi. Per ottenere feedback che dimostrino la capacità del servizio di mobilitare le persone, raccontando storie affascinanti o capaci di ingaggiare e, nella migliore delle ipotesi, che entrino nella grande narrazione della contemporaneità.
Non sono obiettivi troppo astratti. Anzi. Il patrimonio Unesco deve riuscire a raggiungere una funzione nella grande narrazione mondiale. Un ghiacciaio deve raccontare il cambiamento climatico, un luogo delle antiche civiltà mediorientali deve entrare nella tematica globale della salvaguardia della memoria nell’ambito della grande guerra avviata dai nuovi eserciti che avanzano in questi tempi difficili in quelle terre.
Molti auguri agli studenti del master. Persone che hanno reagito a queste schematiche indicazioni con un atteggiamento così proattivo e partecipe che penso avranno grande successo.
E tra poco: Homo pluralis – Trento, Palazzo Geremia, Sala Falconetto | Via Belanzani 20
“Il Master WORLD NATURAL HERITAGE MANAGEMENT – Conoscenza e gestione dei Beni naturali iscritti nella Lista del Patrimonio Mondiale UNESCO (Dolomiti e altri siti montani) organizzato dalla Provincia autonoma di Trento, in collaborazione con la step-Scuola per il governo del territorio e del paesaggio e l’Universita degli Studi di Torino, propone un ciclo di tre incontri MasterInvita per affrontare e discutere alcuni dei temi piu rilevanti per sostenere l’affermazione di una cultura della vivibilita e del paesaggio nella civilta planetaria.
Da quando dispongono della competenza simbolica gli esseri umani traducono i luoghi in paesaggi della propria vita. Lo fanno in forme tradizionali e allo stesso tempo inventando nuove soluzioni. Negli ultimi tempi l’immaginario virtuale svolge una funzione decisiva nella creazione degli spazi vitali. Il ciclo di incontri MasterInvita 2015 intende tirare un filo per connettere le forme tradizionali degli spazi della vita umana con le esperienze virtuali nelle quali si ridefiniscono i codici e le prassi per abitare i paesaggi della nostra vita.
Il ciclo Master Invita e organizzato in collaborazione con la Fondazione Dolomiti Dolomiten Dolomites Dolomitis UNESCO e in partnership con il Comune di Trento – Servizio Cultura, turismo e politiche giovanili.”
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