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Internet e scienza

Internet e ricerca scientifica è stato alla fine il centro del dialogo tra JC De Martin e Alberto Oliverio al Festival delle Scienze 2010.

JC ha mostrato come la morfologia del paper scientifico sia restata bloccata per tanto tempo (perché questo contributo è rilevante, qual è lo stato dell’arte, racconto dell’esperimento, conclusione) ma sia ormai in via di trasformazione di fronte all’enormità di elementi che costituiscono potenzialmente lo stato dell’arte e tutti i collegamenti possibili tra i paper pubblicati in precedenza. Si sviluppano nuove pratiche come le nano-pubblicazioni, il tagging, l’accesso aperto ai paper di lavoro e ai grandi depositi di conoscenze già sviluppate e confrontate.. Se c’è un problema è la relativa novità di tutto questo. Si imparerà a gestire. Ma le opportunità sono enormi.

Oliverio è altrettanto convinto che l’evoluzione della relazione tra società, ricerca e rete sia agli inizi e che richiederà profondi adattamenti ma si tradurrà in una grande occasione di crescita culturale. Ricorda che la mente individuale non può farcela di fronte all’enormità del sapere disponibile e che come sempre ha sviluppato strumenti per farcela. Alcuni strumenti sono parte di un’evoluzione del cervello (linguaggio) altri sono un adattamento culturale (scrittura). Siamo comunque molto lontani dal momento drlla convergenza tra elettronica e biologia..

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  • La posizione che sintetizzi dimostra come la nuova organizzazione del sapere, per quanto più complessa di un sistema fatto a comparti separati (come lo è stato prima dell’avvento della riproducibilità tecnica, poi dell’elettronica e ora di internet), è ben lungi dal poterlo inquadrare come processo di creazione della conoscenza in cui “scompare (…) il percorso di ricostruzione di un documento per avvicinarsi al pensiero di un autore”, come asserisce Miguel Gotor. Sono comprensibili le sue critiche in merito all’attendibilità dei dati reperibili on line ma le restanti analisi, sono poco coerenti e a ben vedere anche contraddittorie. La prima posizione, quella dell’eccesso di velocità che oblia il tempo della memoria dell’opera, diciamo che è più un problema attinente un professionista, tanto più uno storico, rendendo una pratica di lavoro più ardua ma non generalizzabile alla dimensione tecnologica, che pur alimentando una forte tensione sul presente, è allo stesso tempo il miglior prototipo dell’archivio in progress, con la dimensione diacronica tutta da verificare. Questa diacronia è ulteriormente intrecciata a rimandi autoriali fatti di tagging e nodi istituzionali diversi, come evidenzi nell’intervento sopra, il cui processo di formazione rimane tracciato, a differenza di altri supporti d’iscrizione e memoria. La tecnologia offre anche tool informatici per descrivere il rimando e definire determinati valori dei nodi di scambio. Il pubblico non li deve usare, sono a carico dei professionisti che non dovrebbero dire “purtroppo” ma avere la passione di farlo. Onestamente non riesco a comprendere quale tipo di evento mi sia sfuggito, tale da aver provocato queste invettive propedagogia online. La contraddizione è parlare di algoritmi mistici senza cercare di descriverli e affermare che Socrate era il migliore perché una leggenda. Sinceramente fare sfoggio di cultura senza dire niente di quello che è oggetto di critica non è un bell’esempio di cultura. Meglio mille varianti (e non la mancanza come Gotor sostiene) tutte da definire che l’interpretazione di un qualcosa che è autorevole perché è stato definito tale.

  • ho scritto un piccolo richiamo a Gotor nell’altro post priva di vedere il tuo commento… grazie! e, a proposito, neppure io ho capito quale evento abbia scatenato tutta questa discussione se non l’articolo di Riotta… forse è sfuggito qualcosa pure a me…

  • Visto dopo anch’io e un pò mi ha anche confortato, altrimenti era preoccupante 🙂 Allora se è partito tutto dall’articolo di Riotta, devo ammettere che ha intercettato molta insoddisfazione che gira nell’aria..

Luca De Biase

Knowledge and happiness economy Media and information ecology

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