Le strategie degli editori che tentano di dividere il web, per esempio tra quello che si trova via Bing e quello che si trova via Google, ricordano il vecchio modello nel quale quegli stessi editori sentivano di controllare il pubblico: solo l’editore concedeva il permesso di accesso ai suoi contenuti governando con precisione la tecnologia di distribuzione.
Nel modello del web come ecosistema, invece, tutti si aiutano a crescere e tutti hanno bisogno di tutti. Ma i percorsi di accesso sono liberamente decisi dal pubblico. Il che mette in crisi alcuni modelli di business. Ma ne apre di nuovi.
Murdoch sembra interessato a qualcuno che gli dia dei soldi immediati, senza troppe complicazioni. Ma questo non implica che si possa ritrovare uno standard unico nella distribuzione delle notizie. Anzi. Il pubblico attivo non cesserà di inventare nuove modalità per contribuire.
Una mappa per collocare le strategie annunciate dai grandi potrebbe essere basata su questi semplici criter: se dividono il web, sono vecchie; se rafforzano la diversità, sono innovative; se concentrano il potere dei grandi, sono contemporanee.
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