L’idea della singolarità schiaccia il futuro in un solo spazio stretto definito da una sola interpretazione della tecnica. Quell’idea parla della crescita esponenziale delle capacità della tecnologia che si trasformerebbe in una forma di potere più grande di qualsiasi elaborazione e aggregazione umana.
Ma se invece le possibilità fossero sempre più numerose di quelle previste dai portatori di acqua per i potenti della tecnologia e della finanza, la parola giusta sarebbe pluralità.
La pluralità non nega l’avanzamento straordinario della tecnologia ma semplicemente lo vede come motore di una moltiplicazione di alternative. Quindi come una liberazione di energie creative. E il motivo è che i sistemi che si stanno progettando non sono più semplicemente tecnici: sono sistemi socio-tecnici.
Vedi:
Alex Pentland, Social Physics. How Social Networks can make us Smarter, Penguin 2014
Gry Hasselbalch, Data Ethics of Power. A Human Approach in the Big Data and AI Era, Edward Elgar Publishing 2021
Alex Pentland, “Società computazionali”, in Cosimo Accoto, Il mondo in sintesi. Cinque brevi lezioni di filosofia della simulazione, Egea 2022
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