Paul Steiger commenta il secondo premio Pulitzer vinto dai giornalisti di ProPublica. Cioè: più che commentare, informa. Mettendo l’accento soprattutto sulla riforma degli strumenti a disposizione di chi fa informazione che ProPublica sta perseguendo, assieme alla rivitalizzazione della forza morale che invece attinge alla tradizione del buon giornalismo.
Molta gioia per Paul e la sua squadra.
E molta riconoscenza per il suo contributo anche al lavoro di innovazione che si sta tentando in Europa.
Vero, evviva, ma da sottolineare che anche quest’anno hanno vinto giornalisti che lavorano in testate assolutamente periferiche. Come se da noi vincesse chi scrive sul Cittadino di Lodi, sulla Libertà di Piacenza, etc. L’America è l’America. Anche per il coraggio che hanno avuto a non dare il premio alle Breaking News Reporting (in pratica, agli scoop): no scoop, no premio.