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Tardivamente su De Benedetti e Anselmi

Tardivamente, richiamo un passaggio del ricchissimo programma del Festival del Giornalismo di Perugia che va, secondo me, sottolineato.

Penso a quanto detto da Carlo De Benedetti e Giulio Anselmi. Interventi diversissimi. Che meriterebbero una chiosa più ampia. Scelgo solo un aspetto, magari per tornare sul resto in seguito.

Per De Benedetti, il nuovo ruolo dei giornalisti nasce dal fatto che, secondo lui, le notizie sono commodity e vanno proposte al pubblico in una gerarchia di importanza che serva a orientare i lettori nel caos delle informazioni disponibili.

Per Anselmi, i giornalisti devono cercare le notizie, organizzarle e proporle in modo fruibile e interessante.

Per De Benedetti gestiscono. Per Anselmi fanno ricerca.

Ho l’impressione che non siano gli unici a fare ricerca e non siano i soli a gestire le notizie. Possono essere speciali – se sono bravi e orientati a servire il pubblico – in entrambi i compiti. Ma se fanno anche ricerca, saranno più bravi. E potenzialmente più capaci anche di organizzare i flussi di informazione che non hanno ricercato personalmente. Imho.

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Luca De Biase

Knowledge and happiness economy Media and information ecology

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