Un video da rivedere, dal recente DLD di Monaco. Non è perfetto. E’ denso di speranze. E ancor più denso di domande. Di fronte alle quali, alla fine, Tapscott risponde con un umile “non lo so”.
22/02/2011 16:12
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Don Tapscott
22/02/2011 16:12
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Per un guru informatico del calibro di Don cavarsela con un ‘non so’ circa il futuro delle sue previsioni mi pare un po’ pochino. Del resto la sua frase ad affetto ‘ il futuro non lo si prevede, lo si realizza’ tradisce una certa perplessità a fronte del padagma proposto: l’impiego cooperativo delle resti non sooo per fare afferi ma anche per far crescere coscienza e cultura. Come per ogni strumento si tratta di accertarne potenzialità di applicazione ed effetti. Ad es. rispetto ai tam-tam circa i diritti umani fondamentali,l’interazione operativa fra artigiani, ingegneri, docenti e discenti ben venga la Rete Integrata. Riguardo però alla lentezza biologica della mente umana ed a quella delle risorse ambientali non credo che la velocità di mappatura delle reti risulti appropriata. Un umanità che si specializza troppo su una certa funzione ( fondere cervello e PC quantici) sarà inevitabilmente bocciata dall’evoluzione biologica come lo fu il Dodus delle isola Mauritius. Fare business con quali beni commerciabili quando un’economia troppo veloce li ha tutti entropizzati? Far crescere generazioni che non sapranno più ‘prendere le distanze’ dalle loro protesi cerebro-troniche?