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Se è incostituzionale, la legge elettorale dovrebbe essere rifatta prima delle elezioni. O no?

Stando a quanto ha detto durante Linkontro, il convegno di Nielsen IQ, l’economista di Oxford Andrea Boltho si aspetta che le elezioni del prossimo anno portino l’estrema destra al governo in Italia. I sondaggi dicono questo. Ma con questa legge elettorale, il risultato dipende dalle alleanze tra i partiti. Quindi rischia di essere una faccenda più di accordi tra forze politiche che di volontà degli elettori. Se per caso la maggioranza del paese fosse contro un governo della destra, ma la sinistra andasse al voto disunita e la destra unita, comunque vincerebbe la destra, grazie al terzo di seggi assegnati in collegi uninominali. Se c’è una sola coalizione, evidentemente quella vince tutti i seggi uninominali e prende la maggioranza assoluta con meno del 20% dei voti assegnati col proporzionale. Ovviamente vale anche se la coalizione è di sinistra e la destra va disunita, ma attualmente questa ipotesi sembra meno probabile. L’unica ipotesi alternativa dotata di qualche realismo è che non ci sia nessuna coalizione significativa e che tutti i partiti si presentino da soli.

Insomma, se c’è la coalizione di destra, non c’è la coalizione di sinistra, la legge elettorale non cambia e i sondaggi hanno ragione, allora vince la destra. Se non c’è nessuna coalizione, potrebbe tornare un governo Draghi.

A meno che…

A meno che la Corte Costituzionale non imponga una modifica della legge elettorale prima del voto. In materia è intervenuta altre volte. I motivi per cui questa legge elettorale sarebbe incostituzionale sono ampiamente dibattuti. E riporto alcuni argomenti pubblicistici: Riforma della legge elettorale: le indicazioni della Corte costituzionale; Evitiamo di votare ancora una volta con una legge incostituzionale; Perché serve un governo Draghi e una nuova legge elettorale; La verifica di legittimità costituzionale delle leggi elettorali parlamentari.

Foto – “An elderly man casts his vote in Tunis” by European Parliament is licensed under CC BY-NC-ND 2.0.

1 Commento

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  • essendo incostituzionale, bisogna risalire al momento in cui tale incostituzionalità è stata varata come legittima : era il 1993
    SOLO DA QUI POSSIAMO ripristinare la legalità costituzionale

    perfino la cessione della nostra sovranità, la rinuncia alla Lira e l’ingresso nell’Euro sono avvenuti con istituzioni illegittimate a prendere tali decisioni

    rifare la legge elettorale prima delle elezioni significherebbe avallare lo stato di illegittimità di tutti i parlamenti eletti con tale trucco fin dal 1993 e avallare tutti gli atti e provvedimenti e nomine dal 1993 in poi 

    il parlamento /governo /Corte Cost. NON sono legittimati a legiferare /decidere alcunché, DAL 1993 

    la legge elettorale è regolata dagli artt 56+57 della Costituzione – che non sono mai stati cambiati nella parte del conteggio per non attirare attenzione e sollevare il dubbio di illegittimità: che è reale e palese e che contesterebbe TUTTI i comportamenti del parlamento dal 1993 in poi

    «A meno che la Corte Costituzionale non imponga una modifica della legge elettorale prima del voto.»
    la Corte Cost NON è legittimata a fare ALCUNCHé
    perché nominata per 2/3 da parlamento (1/3) truccato da legge elettorale 1993 e da pres rep (1/3) eletto da parlamento truccato da legge elettorale 1993 

    non offriamo il fianco agli stessi che ci vogliono distruggere, socialmente, culturalmente, politicamente, economicamente …. !!

Luca De Biase

Knowledge and happiness economy Media and information ecology

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