Avevo conosciuto Julian Assange nel corso di un Suo passaggio fugace al TED di Oxford, molti anni fa. Si muoveva circospetto, come se si sentisse continuamente seguito. Seduto con le spalle al muro per parlare con qualche amico e un giornalista, non smetteva di lanciare inutili sguardi all’indietro. Di certo si aspettava il peggio. Ma non aveva ancora portato a termine le sue imprese più grandi. Per esempio non aveva ancora pubblicato i documenti della diplomazia americana che l’hanno messo nel mirino del governo Usa. Stando dentro l’ambasciata dell’Equador non ha smesso di lavorare, a quanto pare. Ma nel frattempo Edward Snowden ha dato un esempio ulteriore e molto efficace di lotta per l’informazione del futuro. E si è preso dei rischi enormi. E ha ottenuto risultati pazzeschi. Assange è apparso come superato dagli eventi. Ma la sua storia è viva e i giudizi che dovrà subire sono importanti. Si spera che non verrà estradato in America. Come verrà trattata la sua storia? Come quella di un intellettuale o come quella di una spia?
11/04/2019 15:27
1 Min Read
Assange
11/04/2019 15:27
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Luca De Biase
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direi che la storia di Assange dovrebbe essere trattata come quella di un giornalista che denunciava crimini di guerra e che ha pagato in prima persona.
[…] Ho conosciuto Julian Assange a Oxford, nel luglio del 2010. Si muoveva circospetto, come se si sentisse continuamente seguito. Seduto con le spalle al muro per parlare con qualche amico e un giornalista, non smetteva di lanciare inutili sguardi all’indietro. Sembrava una posa. Ma la sua vita ha mostrato che i rischi che correva erano davvero enormi. Credo che l’esperienza di Edward Snowden abbia creato un’alternativa molto più moderna e nello stesso tempo più tradizionale della sua alla ricerca di documenti riservati. Ma Assange ha avuto un ruolo. Ha sfidato il modo di fare giornalismo – così convenzionale – dei primi anni Duemila con un’idea tecnologica e una pratica piuttosto estrema di lotta alla segretezza. È stato perseguitato in maniera probabilmente sproporzionata. Ora è prigioniero e non se la passa molto bene. Non mi sembra che sia giusto. (Vedi anche, Assange) […]