Il Trust barometer di Edelman mostra che solo il 47% degli abitanti dei 26 grandi paesi considerati dalla ricerca – compresa l’Italia – ha fiducia nei media professionali (è la stessa percentuale di quelli che hanno fiducia nei governi). Ma l’impegno nell’accedere ai giornali professionali è aumentato del 22% nell’ultimo anno in termini di numero di esposizione alle news e di azioni di condivisione operate di conseguenza. Mentre i social media perdono credibilità: in particolare in Europa e Nord America dove l’indice di fiducia è poco sopra la metà del livello raggiunto dai media professionali come fonte di notizie. La paura delle fake news utilizzate come arma politica è presente nel 73% della popolazione. (La ricerca ha preso in considerazione 33mila persone intervistate via mail in 27 paesi). Le persone più istruite e ricche hanno maggiore fiducia nei giornali e nelle news professionali di quanto non succeda all’insieme della popolazione.
La fiducia consente di considerare senza troppa ansia ciò che non conosciamo (“Trust is a confident relationship with the unknown,” dice Rachel Botsman autrice di “Who can you trust?“). In effetti, sui social network ci si trova spesso a rifugiarsi nei territori conosciuti: le famose echo-chamber popolate di persone che la pensano alla stessa maniera e non cessano di scambiarsi opinioni omogenee e dunque rassicuranti. Mentre in teoria sono proprio i sistemi di informazione professionali che aprono meglio all’esplorazione dello spazio sconosciuto, aiutano a sapere ciò che non si sapeva di voler sapere. E lo fanno perché non hanno un algoritmo, hanno un metodo di ricerca.
La fiducia non è il frutto della pura e semplice trasparenza ma della condivisione specifica di un metodo di ricerca che abbia caratteristiche fondamentali simili a quelle del metodo scientifico, che venga portato avanti con continuità e soprattutto che sia connesso alle dinamiche che consentono alle persone di migliorare le proprie possibilità di riuscita nella realizzazione dei loro progetti.
La sfiducia nei governi e nei media professionali è legata anche al blocco dell’ascensore sociale. Di conseguenza la conquista della fiducia è probabilmente legata alle modalità con le quali le istituzioni che la cercano riescono a dimostrare di contribuire a riattivare l’ascensore sociale. Non basta l’immagine su questo: occorre la sostanza. A meno di non cercare una credibilità che dura poco.
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