Giuseppe Curigliano, parlando a Sum2018, il convegno dell’Associazione Casaleggio, oggi a Ivrea, dà una risposta in più al tema posto nel post intitolato “modelli di adozione tecnologica“. Tra i modelli che tengono conto delle possibili conseguenze delle tecnologie prima di adottarle c’è storicamente la farmaceutica e il sistema della cura delle malattie: prima di consentire la commercializzazione dei farmaci occorrono analisi codificate e lunghe per evitare danni alla salute della popolazione; perché questo non dovrebbe essere usato anche per le intelligenze artificiali applicate alla cura della salute? Per esempio dice Curigliano per prevenire le derive pericolose per la privacy. E se analizzare preventivamente le conseguenze della tecnologia non frena il progresso nella farmaceutica anzi in fondo lo garantisce, si finirà col pensare qualcosa di simile per le piattaforme digitali usate per la “cura” delle relazioni sociali? Ci si può lavorare… no?
Ps. Speriamo che la vicenda di Jacoboni sia presto chiarita. Non ho notizie di prima mano. Quando ne ho letto ero partito da un pezzo. Qualcuno ha informazioni diverse da quelle già uscite?
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