Il libro di Stefano Quintarelli è imprescindibile: Costruire il domani. Istruzioni per un futuro immateriale. È la testimonianza di una persona che riflette su ciò che fa: perché a “costruire il domani” Quintarelli si è dedicato come scrittore, ma anche come imprenditore, tecnologo e, attualmente, deputato.
Le due porte d’accesso al libro sono dunque entrambe essenziali. Il mantra dell’innovatore è sempre valido: il futuro non è ciò che succederà, ma ciò che si fa succedere. E d’altra parte occorre un’interpretazione generale, visionaria, per decidere che cosa si tenta di far succedere. E il punto sintetico di Quintarelli è il concetto di “immateriale”. L’epoca che viviamo è centrata sull’immateriale, in versione digitale: che ha regole totalmente innovative, che Quintarelli indaga, osservando il crollo dei costi di riproduzione, archiviazione e trasferimento, l’avvento dei beni che non sono rivali e l’esplosione dell’interconnessione di tutto.
Occorre conoscere la tecnologia per parlare del suo significato più generale e interpretarne le relazioni con l’evoluzione della società o dell’economia. E Quintarelli la conosce. Il suo è un libro da leggere e rileggere: ci torneremo, ineluttabilmente, più volte.
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