E’ vero che i resoconti giornalistici sulle nuove tecnologie hanno spesso bisogno di condimento per essere graditi anche ai non addetti ai lavori. Ma perché mai anche oggi di fronte all’appello piuttosto pacato di alcuni importanti scienziati raccolto da The Future of Life Institute (FLI) intorno all’intelligenza artificiale non sono mancate le titolazioni allarmistiche?
L’appello è orientato essenzialmente a segnalare l’effettivo progresso dell’intelligenza artificiale nella sua versione contemporanea, alimentata dai dati che si raccolgono e dalle conoscenze distribuite in rete, con l’aggiunta di un invito a coltivare una buona dose di consapevolezza di fronte a questo sviluppo. Come in ogni innovazione fondamentale, gli esseri umani sono responsabili del loro destino. E ogni tanto vale la pena che qualcuno lo ricordi.
Il punto è: come si approccia questo sviluppo? Sto lavorando intorno a un’idea (e un libro in proposito uscirà in febbraio, con Codice): la tecnologia digitale è supermalleabile e assume la forma che le nostre narrazioni le sanno dare. Esempi? Se la nostra narrazione è quella del capitalismo autoreferenziale, la tecnologia andrà nella direzione di un meccanismo autonomo dall’intervento di un singolo individuo o di un singolo stato che alloca razionalmente (secondo il meccanismo e chi lo ha progettato in base a quella narrazione) le risorse. Le la nostra narrazione è quella di un sistema ecologico nel quale la diversità e la pluralità di punti di vista è ricchezza, nel quale il contributo di ciascuno è importante per la qualità dell’insieme, allora anche la tecnologia si svilupperà in quella direzione. Non possiamo non discuterne. Ma non ne possiamo discutere bene se lasciamo che una terza narrazione, quella della fiction apocalittica sulla prossima estinzione dell’umanità, diventi il contesto predominante nel quale ci informiamo in materia.
In attesa di Edge, vedi anche:
Research priorities for robust and beneficial artificial intelligence pdf
L’Intelligenza Artificiale crea o distrugge lavoro?
Intelligenza artificiale e lavoro. Appunti in diretta a Pisa
Spunti bibliografici dai contributi precedenti:
Peter M Asaro. “What should we want from a robot ethic?” In: International Review of Information Ethics 6.12 (2006), pp. 9–16.
Nick Bostrom. Superintelligence: Paths, dangers, strategies. Oxford University Press, 2014
Erik Brynjolfsson and Andrew McAfee. The second machine age: work, progress, and prosperity in a time of brilliant technologies. W.W. Norton & Company, 2014
United Nations Institute for Disarmament Research. The Weaponization of Increasingly Autonomous Technologies: Implications for Security and Arms Control. UNIDIR, 2014
Carl Frey and Michael Osborne. The future of employment: how susceptible are jobs to computerisation? Working Paper. Oxford Martin School, 2013 pdf
Andy Feng and Georg Graetz. Rise of the Machines: The Effects of Labor-Saving Innovations on Jobs and Wages. 15th IZA/CEPR European Summer Symposium in Labour Economics, 2013 pdf
Robin Hanson. Economic Growth Given Machine Intelligence. J. of Artificial Intelligence Research, to appear
Henry Hexmoor, Brian McLaughlan, and Gaurav Tuli. “Natural human role in supervising complex control systems”. In: Journal of Experimental & Theoretical Artificial Intelligence 21.1 (2009), pp. 59–77
Bill Hibbard. “Avoiding unintended AI behaviors”. In: Artificial General Intelligence. Springer, 2012, pp. 107–116
Eric Horvitz. One-Hundred Year Study of Artificial Intelligence: Reflections and Framing. White paper. Stanford University, 2014
Stephen M Omohundro. The nature of self-improving artificial intelligence. Presented at Singularity Summit 2007
Raja Parasuraman, Thomas B Sheridan, and Christopher D Wickens. “A model for types and levels of human interaction with automation”. In: Systems, Man and Cybernetics, Part A: Systems and Humans, IEEE Transactions on 30.3 (2000), pp. 286–297
Luıs Moniz Pereira and Ari Saptawijaya. “Modelling morality with prospective logic”. In: Progress in Artificial Intelligence. Springer, 2007, pp. 99–111
Nate Soares and Benja Fallenstein. Aligning Superintelligence with Human Interests: A Technical Research Agenda. Tech. rep. Machine Intelligence Research Institute, 2014 pdf
Max Tegmark. “Friendly Artificial Intelligence: the Physics Challenge”. In: AAAI-15 Workshop on AI and Ethics. 2015 pdf
Moshe Vardi interviewed on The Job Market of 2045: what will we do when machines do all the work?. IEEE Spectrum Techwise Conversations, 2013
David C Vladeck. “Machines without Principals: Liability Rules and Artificial Intelligence”. In: Wash. L. Rev. 89 (2014), p. 117
[…] Intelligenza artificiale. L’allarmismo non serve a nulla ::: Luca De Biase […]
[…] con una ricca diversità di intelligenze. Impossibile riassumere tutto: il lavoro va letto. Il dibattito in materia è […]
[…] Vale la pena di riprendere dall’insieme di visioni più ampie uscite recentemente: “Intelligenza artificiale. L’allarmismo non serve a nulla” e “Edge 2015 e le macchine […]