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La net neutrality e le code. Con un’Ansa che intervista Giacomelli

È davvero difficile trovare una proposta di mediazione sulla net neutrality. Ogni decisione che consenta agli operatori di discriminare il traffico internet annulla del tutto la net neutrality. È come se si dicesse: il suffragio universale è un diritto garantito ai cittadini elettori, salvo quando c’è troppa coda ai seggi.

Vogliamo la net neutrality perché garantisce la libertà di innovare. Qualcuno risponde che non è possibile (perché il traffico va discriminato per gestirlo efficacemente, aumentare le entrate degli operatori e consentire così i loro investimenti). Ma è una posizione priva di immaginazione. Gli ingegneri sono bravi proprio ad avvicinare ciò che vogliamo al possibile. Si possono e devono trovare soluzioni per l’efficienza del traffico e la redditività degli operatori che non uccidano la net neutrality e con essa la libertà di innovare. O addirittura di esprimersi.

Vabbè. Intanto il governo si dibatte tra posizioni contrastanti.

Un pezzo di agenzia Ansa (speriamo sia d’accordo con la ripubblicazione) spiega che la posizione del sottosegretario con delega sulle telecomunicazioni Antonello Giacomelli si è come liberata di un peso:

ANSA, martedì 25 novembre 2014, 17:48:42 Internet: Giacomelli, serve intervento per Net neutrality
Internet: Giacomelli, serve intervento per Net neutrality Giovedi’ Consiglio Ue per tlc, ‘ no ad accordi tra operatori’ (ANSA) – ROMA, 25 NOV – “Noi crediamo alla Net neutrality come valore, e proprio per questo dobbiamo creare le condizioni per una sua regolamentazione. La tesi di chi dice di non intervenire e’ esattamente la posizione di chi e’ contrario alla Net neutrality. Non basta l’ annuncio di un principio, occorre favorire le condizioni per un intervento che assicuri che la Rete rimanga un luogo di liberta’ e di opportunita’”. Questo un passaggio dell’ intervento del sottosegretario alle Comunicazioni Antonello Giacomelli all’ Internet Governance Forum Italia di oggi nell’ aula dei gruppi parlamentari della Camera. “La Presidenza italiana – ha aggiunto Giacomelli che giovedi’ 27 novembre presiedera’ il Consiglio dell’ Ue per le telecomunicazioni a Bruxelles – e’ contraria agli accordi tra grandi operatori, che rischiano di creare barriere all’ entrata della Rete. Ora dobbiamo cambiare prospettiva e provare ad assumere il punto di vista dell’ utente. Ho la sensazione che gli Stati Uniti stiano prendendo piu’ tempo per la decisione, quindi capisco che anche in Europa serva un momento ulteriore di riflessione”. (ANSA) CAS 25-NOV-14 17: 41 NNN

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Luca De Biase

Knowledge and happiness economy Media and information ecology

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