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Archivio - febbraio 2014

innovazione

etcML strumento aperto per analizzare dati

Stanford ha messo in linea uno strumento aperto e utilizzabile via web browser per analizzare dati. A prima vista vale solo per l’inglese. Ma offre una visione su quello che si continua a poter fare sulla rete: l’analisi dei dati non è destinata a essere appannaggio solo delle grandi compagnie private o delle agenzie di servizi segreti. L’università è una grande sorgente di...

media perplessità

In rete nulla è mai definitivo, per ora

Dice Vincos che il numero di utenti attivi di Facebook nella fascia di età tra i 13 e i 18 anni è diminuito del 10% nello scorso anno: 350mila ragazze e ragazzi in meno. Mentre Facebook diventa una utility, i posti cool dove andare cominciano a essere anche altri. Sembrava che il potere di Facebook sui social network fosse definitivo. E che inventare qualcosa di nuovo in questo settore fosse...

Attenzione media media visioni

Gli intellettuali e l’ecologia dei media

Il dibattito sul destino delle forme di autorità culturale tradizionale viaggia tra due estremi, parrebbe: la critica dello “specialismo baronale o autoreferenziale” e l’orrore per la la “democratizzazione del sapere”. I contributi migliori, ovviamente, sono quelli che non si fermano alle posizioni estreme ma argomentano tenendo conto dei fenomeni nel complesso...

libri

Salute, bugie, propaganda e qualità dell’informazione

Salvo Di Grazia scrive Medbunker, blog di informazione sulla salute. Il suo libro “Salute e bugie” esce in tempo per cogliere ancora nell’aria la vicenda Stamina. Il libro è una miniera di casi, inchieste e fatti. La qualità dell’informazione sulla salute e la medicina è un valore di primaria importanza, ovviamente. Ma in un paese predisposto a credere ai...

Educazione strategica innovazione

Dopo i lunghi dibattiti sulla trasformazione dei giornali, pensiamo un poco all’università

Non è finita la trasformazione dei giornali. È appena cominciata. Ne parliamo tanto che sembra una vita. Ma si tratta di un fenomeno che è cominciato attorno alla metà degli anni Novanta e ha accelerato dal 2005, fino a diventare dirompente dal 2008. I giornali hanno resistito meglio della musica all’impatto innovativo di internet. E la televisione resiste meglio dei giornali. Ma chiunque...

Luca De Biase

Knowledge and happiness economy Media and information ecology

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