Troppa mail. Troppa mail. Si perde un sacco di tempo. Secondo Monica Seeley (di Mesmo) le aziende perdono 20 giorni per dipendente all’anno per gestire la mai. E diverse aziende stanno decidendo di sostituire la mail con altri strumenti. Ne parla il Financial Times (registrazione gratuita obbligatoria).
Thierry Breton ha detto che la sua Atos abbandonerà la mail entro il 2014 (attualmente i suoi manager passano tra 5 e 25 ore alla settimana sulla mail). Leeron Segal, ceo di Klick dice che la mail è stupita: non ha prioritizzazione, non ha workflow, troppa roba da leggere, molta si perde. Quindi alla Klick usano la mail solo per parlare con l’esterno, mentre all’interno usano un sistema che si sono disegnati loro per gestire le comunicazioni in modo intelligente. Altre aziende usano soluzioni di social networking come Yammer: Capgemini dice di aver ridotto il traffico di mail interno del 40% usando Yammer. L’Intel ha proposto ai dipendenti di non usare la mail il venerdì.
Ma c’è qualcosa di nuovo da inventare in questo settore.
La mail è asimmetrica in termini di sforzo: quasi sempre costa di più leggerla che scriverla mettendo insieme documenti e soprattutto inviarla. I cc sono un’enormità. E le persone non sanno quasi mai definire con precisione quanto sia per loro importante aprire un messaggio. Un riequilibrio tra lo sforzo richiesto a chi riceve e lo sforzo richiesto a chi invia potrebbe essere una chiave di ragionamento. Anche la semantica sembra essere una via di sviluppo. E di certo si possono pensare molte altre soluzioni. Probabilmente, dietro questi ragionamenti, c’è un potenziale di business piuttosto significativo. (cfr. un cenno ieri)
la mia sensazione è che la mail sia sempre più spesso maltrattata. In azienda 5 anni fa si viveva bene con le mail: facile archiviazione, velocità di gestione. Anno dopo anno ho sperimentato sempre più disservizi, latenze di consegna crescenti, policy assurde, webmail cui si può accedere solo da pc sicuri, archiviazione difficile, funzioni che scompaiono. Ecco, così ammazzi la produttività.
buono yammer ma non puo’ sostituire l’email, per il knowledge noi usiamo un jive custom che e’ ottimo