“The more people who participate in the press the stronger it will be. I’m not ready to give that idea up”. Lo dice Jay Rosen. Ed è chiaro che lo dice a ragion veduta, tenendo conto di tutte le discussioni sulla qualità delle informazioni, delle controinformazioni, delle confusioni, disattenzioni e partigianerie della rete. Come mostra anche in questa intervista a The Browser.ù
Il fatto è che i difetti sono problemi e i problemi hanno soluzioni, che qualcuno troverà. Grazie alla quantità di persone coinvolte, è probabile che qualcuno la troverà. Prima o poi.
E’ una questione di probabilità anche il pregio: la quantità di persone che partecipano aumenta le probabilità che tra loro ci sia anche chi ha davvero informazioni importanti.
Si tratta di smettere con la critica – vagamente snobbish – alla crescente partecipazione, ma di rimboccarsi le maniche e contribuire con opportunità, piattaforme, abitudini, incoraggiamento, attenzione, per aiutare le forme di partecipazione di elevata qualità e contenere quelle di scarsa qualità. Imho.
Commenta