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Il Mago di Oz

Più di 70 anni fa, proprio il 12 ottobre, cominciavano le riprese del Mago di Oz, raccontava oggi Gianluca Nicoletti a Melog. Che bravo! Richiamava gli ascoltatori a chiedersi se non si sentivano un po’ come Dorothy Gale, raccontando la storia della ragazzina che si sente inascoltata e si lascia portare via da un tornado per cercare il posto oltre l’arcobaleno nel quale ha senso vivere. In un contesto di crisi economica, diceva Nicoletti, quanti di noi ci pensano, pensano a lasciarsi portare via da un tornado, per cercare altrove la soluzione…

La crisi economica è come quella che si manifesta in una guerra, sembra dire Claude Bébéar, finanziere, dove tutto è distrutto e tutto è da ricostruire. Oltre l’arcobaleno. Oltre la fine della guerra. Ricostruire. Rifare il mondo da capo perché il mondo precedente è stato distrutto. Ma la guerra di questi tempi non si vede. Sembra tutto normale. E intanto la gente non sa dove andare. Si restringono le possibilità e non sa che è già ora di ricostruire tutto.

La necessità di progettare quello che viene dopo. E’ forse ora di prepararsi a farlo. Una volta bastava Il Mago d’ebiz, perché il suono contratto dell’ebusiness richiamava quello disteso di Oz. Ora il tema si è allargato. Ma lo spirito è quello. Visione, conversazione, azione.

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Luca De Biase

Knowledge and happiness economy Media and information ecology

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