La pubblicità, per Apple, è un’applicazione che funziona dentro le altre applicazioni. Per questo iAd non poteva che essere annunciato quando il sistema operativo per l’iPhone diventava multitasking. Sarà per inizio estate. E poi in autunno succederà all’iPad.
Le agenzie creative potranno mandare alle concessionarie le loro campagne pensate come applicazioni, dotandole quanto vogliono di informazione, servizio, emozione. E chi fa le applicazioni le potrà inserire “in un pomeriggio”.
La Apple si terrà una fetta del valore abbastanza grande da non incentivare troppo il passaggio delle apps a pagamento verso un modello gratuito con pubblicità. Quindi non sarà uno tzunami. L’equilibrio dello sviluppo di tutto questo sarà gestito. Anche se la complessità dell’ecosistema che sta nascendo intorno alla Apple è in crescita verticale.
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