Un maestro di giornalismo dice che questo ritratto di Michele Ferrero, pubblicato da Ft, è un esempio della perfetta struttura del ritratto giornalistico.
E’ utile riconoscere la struttura degli articoli giornalistici. Il giornalismo è un lavoro artigiano. Si impara guardando i maestri che lo fanno. L’artigiano sa fare ma non sa dire che cosa sa fare (dice Sennett). Ma spesso si pensa alla ricerca delle informazioni, alla verifica, all’indipendenza di giudizio, alla coerenza nella linea editoriale. Meno spesso si dedica attenzione alla struttura degli articoli.
Il giornalismo non è programmaticamente letteratura autoriale. Il suo programma è di mettersi umilmente al servizio del pubblico. E la struttura standard dei pezzi serve a costruire un testo che sia facilmente leggibile, contenga tutte le informazioni rilevanti, abbia una linearità adatta alla lettura veloce.
Quella struttura, poi, può essere interpretata dal giornalista in modo personale. E allora l’articolo riconquista una sua autorialità. Ma soltanto dopo essere passato attraverso lo spirito di servizio.
Per questo vale la pena di riportare quanto suggerito da un vero maestro. E di leggere il pezzo dell’Ft.
Magari è solo bravo il PR che ha scritto la scheda biografica che poi il giornalista ha firmato.