Immaginate la scena. Domani, a parlare del futuro del giornalismo, in un convegno organizzato dall’Ordine, mi froverò insieme a colleghi preoccupati e speranzosi, attirati anche dalla presenza di alcuni dei più importanti direttori dei quotidiani italiani. Come ci si può esprimere in una situazione simile senza suscitare irritazione, senza dire banalità e senza andare oltre i limiti di quanto è davvero utile alla costruzione di un futuro intelligente per il giornalismo al servizio della società? Questa è una chiamata a raccolta: con quale frase sarà meglio cominciare? 🙂
30/09/2009 09:02
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Raccolta frasi intelligenti, please
30/09/2009 09:02
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Luca De Biase
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ho letto cose che voi umani…
L’età d’oro del giornalismo è nel nostro futuro.
“Raccontare i fatti” questo deve fare il giornalista, se l’attenzione del lettore si sposta da altre parti è perchè si è smesso di farlo… bisogna ricominciare.
La ricreazione è finita.
non è di giornalisti che abbiamo bisogno ma di giornalismo
andate tutti a casa, lasciate il posto a chi ha voglia di lavorare.
In questi casi si dice che la comunicazione denegata funziona meglio 🙂
Tipo: “Non parlerò di ciò che ha reso l’aria soffocante, ognuno a modo suo la conosce”.
“Mi sono promesso di non parlare né di crisi né di ipotesi sul futuro, il dibattito attuale ne è saturo2.
“Credo che sia inutile ripetere la tormentata situazione dell’editoria, con il sospetto che si possano autorealizzare”.
Mi sa che è “potrebbero autorealizzarsi” 🙂
Aiutooo
il mondo è cambiato
“Meno male che Silvio c’è!”
Verresti commentato bene da quasi tutta la stampa nazionale e avresti l’apertura di tutti i TG.
ciao Luca,
forse è un po’ ovvia:
Il gratis è una opportunità alla quale non si riununcia più.
Pensando ad altri driver di ricavo, in Italia – per tante ragioni – il costo contatto della pubblicità televisiva è inferiore a quello di altri paesi equivalenti e rappresenta quindi una spietata concorrenza per tutti gli altri media, vecchi e nuovi.
Nel nostro paese, anche l’evouzione del giornalismo passa per il riequilibrio del sistema televisivo.
Si parla di futuro. Ricordi la lezione di Bruce Sterling per Nòva? http://nova.ilsole24ore.com/nova24ora/2007/11/la-visione-di-b.html
Ci sono almeno quattro spunti interessanti:
(1)”Noi non vogliamo conoscere il futuro: vogliamo sapere di avere un futuro”
(2) “Se voglio capire cosa succederà fra cinque anni, devo guardare ciò che è successo nei 10 anni che mi precedono. Il futuro è un tipo di storia che non è ancora accaduta. Se vuoi prevedere qualcosa, non devi fare altro che andare indietro nel tempo”
(3) “Le cose che nascono nel Web 2.0 possono avere un grandissimo successo, raggiungere milioni di persone, o essere un sostanziale fallimento. Per questo il Web 2.0 è il luogo dove potenzialmente sorge il futuro”
(4) “Il futuro è nei luoghi dove le persone riescono a fare molti soldi da qualcosa che inizialmente sembra non avere rilevanza”.
Speranza (1), rigore e ricerca (2), web come inizio del futuro (3) e visione per modelli di business vincenti (4).
ciao!
Notizie gratis, allora notiziatori gratis;
siccome i notiziatori sono tutt’altro che gratis, allora notizie non gratis.
Altrimenti, i notiziatori fanno il favore di smettere di mangiare (troppo). Che poi le notizie, possono anche essere non gratis: come la mettiamo con l’etica del dono ?
Cinicamente vostro
Siamo sicuri che i commenti di un blog siano il metodo migliore per scremare le banalità?
Il futuro del giornalismo dipende dal giornalismo stesso e dalla sua capacità di essere utile a chi si nutre giocoforza sempre più di informazioni.
I lettori non vogliono più pagare tutta la filiera fatta da: pubblicità, finanziamenti pubblici, dalla carta con i suoi costi di approvvigionamento e di stampa. E poi ne leggono solo una frazione, il successo degli SMS ieri e di Twitter oggi si spiega anche con questa ridotta attenzione degli utenti.
Chiariamoci: tra i necessari lettori e l’ineludibile profitto c’è solo la qualità, nient’altro. I lettori sono sempre più distratti e i profitti sono calanti per la stessa ragione: non si migliora la qualità.
“Siamo sicuri che i commenti di un blog siano il metodo migliore per scremare le banalità?”
Sicuramente no.
senti questa:
un giornalismo nuovo parte da giornalisti nuovi…perciò in Italia non esisterà fino a quando i giornalisti veri non penseranno a riqualificarsi nei new media…
ma tu che vuoi dire nell’intervento????
un’anticipazione no????
Vi vedo e vi piango.
anticipazioni? ne scrivo tanto in questo blog che pensavo ne aveste abbastanza… 🙂 comunque a domani ci sto pensando un sacco, anche perché si parla all’Ordine dei giornalisti; penso che la cosa importante da lasciare sia che i modelli di business cambiano, il bisogno di informazione resta… e qualcuno troverà sempre il modo per soddisfarlo… provo a pensarci ancora un po’, poi magari faccio un nuovo post… grazie a tutti per i suggerimenti! 🙂
Inizia spiegando che hai chiesto al “popolo di Internet” che legge il tuo blog… come iniziare il tuo intervento.
Mi sembra un dato significativo. No?
“Colleghi, andate al coffee break e mangiate tanto, perché stasera ceneremo nell’Ade!” (Leonida, 480 a.C.)
Per Raffaello: Non credo. O meglio bginsoa fare due ipotesi:1- Mauro Franco e8 davvero ricchissimo come dice, quindi se le sue guide fanno successo come dice, non gli fa ne caldo ne freddo se la gente si compra la sua guida.2- Mauro Franco riesce a fare soldi principalmente perche8 VENDE GUIDE. E dunque il suo atteggiamento sarebbe un metodo per invogliare il lettore a comprare, per dimostrare a se stesso che non e8 un fallito.Leggendo le sue pagine web si ha la sensazione di essere minore di lui, di non aver fatto un cazzo di niente nella vita, e quindi scatta la voglia di rifarsi, e scatta la voglia di comprare la guida.Inoltre il lettore e8 invogliato da frasi come qui non c’e8 teoria, sono 500 pagine di pratica oppure a me non me ne frega un cazzo se la compri o no .Sinceramente, penso sia molto pif9 fattibile la seconda ipotesi. Persino la scelta del nome fa parte del marketing. Mauro Franco puf2 essere sia un nome che un cognome, onde per cui e8 impossibilissimo cercare informazioni su un personaggio simile. Se io scrivo mauro franco su google, nessun motore di ricerca puf2 comprendere che stiamo cercando qualcuno che fa di nome mauro e di cognome franco
Il futuro sarà più strano di quanto riusciate immaginare. Quindi se vi sentite tramortiti adesso dai cambiamenti, farete meglio abbracciarli e farvi guidare da questi, piuttosto che cercare di resistere.
Criptico e “nero”:
“la realtà non è un film di Romero. Qui, i vivi mangiano i morti”.
@luca: my readers know than I do ( dan gillmor )
Vincenzo
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