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Falchi e corvi

Per Claudio Scajola gli economisti della Confindustria non sono persone che analizzano i dati sulla congiuntura e ne traggono dati sull’andamento dell’economia in base ai quali proporre ipotesi, discutere, decidere in modo informato. Sono invece degli uccelli del malaugurio. 

Ebbene. Non tutti sono d’accordo nel considerare l’economia come una scienza. E i difetti degli strumenti degli economisti sono sotto gli occhi di tutti. Per questo se possibile vanno migliorati. Ma, speriamo, non in base a una cultura della superstizione. 

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  • @aldo de rossi: scusami ti prego ma ho dovuto togliere il tuo commento. non è assolutamente a causa del contenuto. ma devi ammettere che dare dello “stupido” a una persona è comunque un motivo facile per attirarsi (e attirare al blog) una causa per diffamazione… solo per evitare a te e a tutte le persone coinvolte questo rischio, il tuo commento è stato cancellato. mi dispiace profondamente.

  • Stimo molto poco Scajola in quanto mi sembra un uomo che mette sempre davanti il proprio tornaconto personale a quello generale. Ne e’ un esempio il fatto che abbia cancellato gli incentivi alle energie rinnovabili e abbia invece rilanciato la creazione di grandi centrali nucleari nel Paese. E’ chiaro che un politico ha piu’ facilita’ ad “intercettare” flussi di cassa e usati per la creazione di un progetto unico che vale miliardi di euro piuttosto che “intercettare” migliaia di piccoli flussi di qualche decina di migliaia di euro per la creazione di micro-impianti per la generazione di energie pulite e rinnovabili. Tuttavia stimo anche molto poco l’ufficio studi di Confindustria, che propone spesso studi di seconda mano presi dal Fondo Monetario Internazionale senza offrire un quadro preciso sulle realta’ e le innovazioni a livello locale e quindi senza offrire un vero valore aggiunto.
    P.S. Luca, non ti preoccupare per la cancellazione dell’intervento precedente, anzi grazie mille per avermi avvisato.

  • Il personaggio già una volta dovette dimettersi per le sue dichiarazioni da “bar sport”.
    Che L’Italia e l’Europa non stiano vivendo un momento di crescita e prosperità è sotto gli occhi di tutti, nascondere la testa sotto la sabbia di certo non aiuta.
    Le previsioni servono appunto a delineare scenari per il futuro e ad agire per evitare l’ipotesi peggiore.

  • Forse Emma Marcegaglia esagera!
    Certo è che, ogni volta che vengo a Milano, i vendesi e i fittasi aumentano sempre di più.
    Sulla strada che mi porta all’ufficio postale, i cartelli sono passati da due del 2005 a 11 di oggi. Qualcosa starà pure accadendo.
    Forse la gente vende le case per andare a investire in borsa, visto che è appetibile?
    E perchè il supermercato sotto casa ha ridotto il costo della baguette da 65 a 45 centesimi, allineandosi al discount? Concorrenza o perchè è desolatamente vuoto?
    E il negozio che ha messo in vetrina la roba primaverile perchè ha un bel cartello: i saldi proseguono all’interno?
    Perfino il calzolaio è in grado di mettermi i tacchi a due paia di scarpe in due ore invece di due settimane.
    Che sta succedendo?
    Forse tutti stanno spendendo in LCD per vedere Sanremo e in iPhone per andare su Facebook in mobilità.
    Sarà proprio così, e la Marcegagli non capisce perchè lei vende una cosa vecchia com’è l’acciaio.

Luca De Biase

Knowledge and happiness economy Media and information ecology

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