Chris Anderson parla di ottimismo. Sostiene l’ottimismo della ragione. Dice: «Da quando ho smesso di guardare le news in televisione sono molto più ottimista».
In effetti, le notizie sembrano vivere in un iperpresente che cerca l’attenzione immediata delle persone facendo leva sulle emozioni forti e veloci: dalla paura alla gioia; stanno più spesso nel dominio dell’irrazionale che in quello della ragione. Sicché liberare la mente da una quantità di emozioni eterodirette dai notiziari dell’iperpresente può far bene.
Casomai si può discutere sulla nozione di ottimismo. Non si tratta qui di un ottimismo a tutti i costi di chi dice che deve andare a finire bene per forza. Di chi incoraggia a continuare come si è sempre fatto che va bene così. Al contrario, si tratta di dire che le buone ragioni empiricamente sostanziate hanno buone probabilità di cambiare il mondo.
Sono abbastanza daccordo, e ribadisco il concetto per il quale ormai il mezzo televisivo è in costante declino.
Se pur di notevole impatto, l’approccio mediatico è nettamente viziato e, ormai, pilotato a seconda delle necessità.
Un sano distacco dal mezzo è passo iniziale e fondamentale per un maggior senso critico, di attitudine al confronto e all’analisi, che ahimè, sembra nettamente in via d’estinzione in Italia…
Sono perfettamente d’accordo!!!