L’esperimento del Bitcoin è sempre più spesso descritto come un fallimento che ha fatto imparare al mondo come organizzare un sistema di transazioni che garantisca la conoscenza precisa di chi le opera in modo da controllarne l’unicità senza rivelare l’identità degli operatori, dimostrandolo con la blockchain.
Mike Hearn ha partecipato allo sviluppo di Bitcoin ma ha venduto tutto. E dichiara fallito l’esperimento (The resolution of the Bitcoin experiment):
Think about it. If you had never heard about Bitcoin before, would you care about a payments network that:
Couldn’t move your existing money
Had wildly unpredictable fees that were high and rising fast
Allowed buyers to take back payments they’d made after walking out of shops, by simply pressing a button (if you aren’t aware of this “feature” that’s because Bitcoin was only just changed to allow it)
Is suffering large backlogs and flaky payments
… which is controlled by China
… and in which the companies and people building it were in open civil war?
I’m going to hazard a guess that the answer is no.
Vivek Wadhwa conferma la diagnosi e sottolinea il valore della blockchain (R.I.P. Bitcoin. It’s time to move on):
The blockchain is a transparent ledger of transactions—concurrently hosted on numerous computers around the world—allowing the creation of digital currencies and virtual banks. Implemented correctly, it will, I believe, prove to be a better transactional and verification model that we presently use for the global financial system and for many other types of activities such as voting, public registries, provenance of works of art, and real-estate transfers.
Il fallimento del Bitcoin è considerato anche un insegnamento sulla struttura di una community. E viene richiamato l’esempio di Linux per spiegare come una community che sviluppa una tecnologia abbia bisogno di una governance precisa e in un certo senso dura. Nel caso di Linux, la leadership di Linus Torvalds ha garantito un sistema decisionale a garanzia della qualità univoca e coerente delle scelte. Nel caso del Bitcoin, la governance fondamentalmente algoritmica e anarchica ha generato una iperconflittualità fatale.
Ovviamente, non tutti sono d’accordo. E molti continuano a lavorare per sistemare le cose. E alcuni fatti comunque vengono presentati per dimostrarlo:
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Interesting, UK Gov sta esplorando le potenzialità della ‘distributed ledger technology’ (basata su blockchain) per applicazioni in settore pubblico
https://www.gov.uk/government/news/distributed-ledger-technology-beyond-block-chain
https://www.gov.uk/government/uploads/system/uploads/attachment_data/file/492972/gs-16-1-distributed-ledger-technology.pdf
esempio di ‘superare conservando’
saluti
Lino