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Il dilemma dell’auto che si guida da sola

Il dilemma di base è questo: faremo auto che si guidano da sole come diretta sostituzione delle attuali, o faremo evolvere le tecnologie di guida assistita per arrivare nel tempo alle auto che si guidano da sole?

Entrambe le alternative hanno punti di forza e debolezza. I sostenitori della prima dicono che il salto verso l’auto che si guida da sola è radicale e non evolutivo dal punto di vista tecnologico. I sostenitori della seconda dicono che i consumatori, i regolatori, le case produttrici non sono pronte a fare il passaggio radicale e quindi prevarrà la logica evolutiva. È una battaglia culturale e pratica tra tecnologici e resto del mondo.

Sul tema regolatorio si segnala un buon riassunto di Giulio Coraggio della DLA Piper, uno studio legale. I temi aperti:

1. Le regole non sono pronte
2. Il cybercrimine è pronto
3. La proprietà dei dati resta poco chiara
4. La protezione della privacy è un argomento da tenere in conto
5. Le normative saranno più strette delle attuali

Audi e Google hanno parlato su posizioni diverse sul tema della privacy in un colloquio tra i due boss: Rupert Stadler di Audi e Eric Schmidt di Google (webnews). Audi si dimostra con i fatti tecnologicamente ottimista. Molti sostengono che le auto che si guidano da sole non sostituiranno il sistema attuale delle auto private ma daranno luogo a compagnie che svolgeranno un ruolo da utility dei trasporti. Che non sia socialmente facilissimo lo dimostra il caso Uber (recente in Francia un’indagine sui dirigenti di Uber per gestione illegale del lavoro, Libé). Intanto vale la pena di dare un’occhiata al video di TED con Chris Urmson che spiega come funziona l’auto di Google.

La logica cristallina della tecnologia e la complessità dell’ecosistema.

(Nella foto un’opera di Abu Bakarr Mansaray esposta alla Biennale d’arte 2015)

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  • Sarà il numero di incidenti del pilota automatico (ossia l’efficienza) a determinare il tradeoff tra cambio radicale o evolutivo.

  • Istantanea o sfumata nel tempo, la transizione verso automobili integrate in un sistema digitalizzato in grado di sostituirci alla guida diventerà realtà.
    Anche nella mobilità del futuro resta a noi singoli individui, comunità sociali (politica nelle smart cities) e aziende di ogni settore immaginare il nostro ruolo nel mondo digitalizzato e vivere attivamente la transizione digitale.

    Josef Nierling

Luca De Biase

Knowledge and happiness economy Media and information ecology

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