Il racconto implicito in un progetto, in una regola, in una visione, è in fondo la sua prospettiva, la semplificazione delle relazioni tra l’azione e le sue conseguenze. Innovare il racconto è al centro di qualunque strategia di cambiamento. Nòva se ne occupa in base all’esperienza recente di VeniceSessions. E intanto si approfondisce. Per esempio leggendo di Barbara Czarniawska, studiosa di narrazione applicata all’organizzazione.(via Alepirani).
visioni
Non l’ho fatto apposta
In un ecosistema, le conseguenze involontarie di un’azione sono tipicamente più probabili di quelle previste e volute. Le conseguenze della “verità” sconveniente portata alla ribalta da Al Gore sul riscaldamento climatico sono altrettanto difficili da comprendere fino in fondo. Per esempio, il fantastico lavoro di Gore ha moltiplicato del 300 per cento il numero di lobbysti che a Washington si occupano di riscaldamento globale. Una conseguenza involontaria che a sua volta testimonia di quanto le aziende ci tengano a evitare altre conseguenze per loro non volute di quello che...
Emergenza del racconto
Appunti su Venice Sessions. Mi scuso: sono proprio appunti presi al volo. Nell’era della complessità, la storia non è lineare come all’epoca dell’industrializzazione. Ma anche oggi c’è bisogno di racconto: per conoscere, per conoscersi, per sincronizzare le vite degli individui… Il problema è che molti racconti recenti, dal consumismo alla finanziarizzazione, appaiono vagamente virtuali, incredibili, non corrispondenti alla realtà. Dai racconti degli innovatori che li sanno condividere, può sgorgare il materiale dal quale può emergere la capacità sociale di...
Christian Salmon
Christian Salmon, autore di Storytelling, edito in Italia da Fazi, parla a VeniceSessions. «Ne parliamo tanto di storytelling, oggi. Una sorta di tirannia dello storytelling. Quando diciamo racconto pensiamo a Don Chisciotte o ai Cavalieri della tavola rotonda? O a Madame Bovary? Che cos’è lo storytelling di un Berlusconi o di un Sarkozy? Nello storytelling di oggi c’è un’ambiguità. C’è un lato negativo nello storytelling del quale sentiamo di doverci liberare. E c’è un’opportunità. Nella storia raccontata da Barack Obama, molto basata su internet tra...
Stream of numberness
Il numero di bambini con un QI eccezionale in India è superiore al numero di bambini che ci sono negli Usa. La velocità dell’innovazione tecnologica è tale che la metà di quello che uno studente universitario di facoltà tecnica impara al primo anno sarà obsoleta al terzo anno… E così via… Un flusso di dati curiosi che danno il senso della perdita di senso della quale talvolta sembriamo soffrire.
Dalla Viral Video Chart del Guardian.
Il ciclo dell’immigrazione
Uno studio di Harvard mostra le dinamiche demografiche dei grandi spostamenti della popolazione mondiale. E’ centrato sull’immigrazione negli Stati Uniti, ma mostra tendenze che possono essere importanti anche per l’Europa e l’Italia. E dice che l’emigrazione dai paesi meno sviluppati verso quelli sviluppati non va vista come una tendenza perpetua, ma come un ciclo. Ci sono chiari segni di rallentamento per l’emigrazione dall’Asia, mentre l’Africa sub-sahariana continua nella crescita dell’emigrazione. via MarginalRevolution.
Magico Steve
Magico Antonio Missieri…
Dormire, forse sognare
Tim O’Reilly parla del futuro. Il sogno, l’ipotesi e la verifica. Per costruire qualcosa che serva davvero. Con meno ideologia. E più immaginazione. Il resoconto sul Guardian.
Ecco le slide di Tim.
Modernità della tribù
Bruce Sterling twitta un apprezzamento per questo pezzo scritto da John Robb sul possibile ritorno della tribù come forma sociale fondamentale.
L’epoca moderna aveva introdotto concetti come “stato”, “mercato”, “professionalità”, “merito”… ma la tribù, come struttura sociale, ha i suoi pregi, dice Robb.
L’Italia era restata più avanti senza saperlo…
Technologies of cooperation
L’Institute for the Future propone il breve paper Technologies of cooperation. Con il classico approccio visionario che parte da una veloce ricostruzione storica. Grappoli di tecnologie che facilitano e organizzano la collaborazione. E influiscono sull’evoluzione delle culture. L’Institute ne propone una rilettura strategica.



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