L’Italia, come stato unitario, sta per compiere i 150 anni. Al governo non pullulano coloro che vogliano davvero celebrare questo anniversario. E molti italiani, osservando come nello stesso governo e in generale nella politica, prevalgano comportamenti che non ispirano certo l’orgoglio di essere italiani, si domandano se ci sia qualcosa da celebrare. Tanto che se un giornalista inglese decide di dedicare un libro alle prospettive dell’Italia, come lui stesso testimonia, reagiscono chiedendosi che cosa ci sia poi di tanto interessante da raccontare, in un paese come...
visioni
Attendendo Stewart Brand
Venerdì prossimo sarò con Stewart Brand per la presentazione del suo libro: Una cura per la Terra. Manifesto di un ecopragmatista, Codice Edizioni. Lui è grande un pioniere. Ha fatto cose mitiche: the Whole Earth Catalog, the Well, the Long Bet Foundation. Leggerlo è fantastico: niente ideologia, molta fiducia nella possibilità di costruire il futuro.
Il controllo del cyberspazio
La Us Air Force pubblica un paper articolato anche se piuttosto semplice sulle sue convinzioni e indicazioni in merito alla guerra nel cyberspazio. Si parla di controllo delle porzioni di cyberspazio relative alle operazioni militari in corso. Si parla di anonimato come di una feature intrinsecamente contenuta nel modo in cui è disegnata internet. E non si capisce poi più di tanto di quello che faranno in caso di cyberguerra. Ma come per ogni guerra, non è piacevole. (via JC De Martin, Nexa)
ps. JC segnala anche questo Seymour Hersh…
Yunus contro Frankentime
Il mostro Frankentime è nato dalla tecnologia fabbricata dall’uomo e prende possesso della sua vita. La salvezza è solo nella saggezza di riconsiderare i motivi delle nostre azioni. E c’è una frase che ci aiuta. Fare bene, fa bene. Non è teoria. E’ la pratica proposta da Muhammad Yunus. Che la propone con la schiettezza pratica che lo distingue, supportata dai suoi straordinari risultati. “Ho pensato di vincere la povertà. Ho fatto una banca per aiutare i poveri a farsi una strada. Doveva essere molto diversa dalle solite banche. Doveva andare dalle persone invece che...
Il filo intermentale
Ripulire dalle incrostazioni le menti e le comunicazioni tra le menti. Ci vuole il filo intermentale, dice Alessandro Bergonzoni. Si rifletteva, con Bergonzoni in una serata alla Molteni (quella degli arredamenti, a Giussano) sulI’idea di progresso in termini di qualità. Ma che cosa occorre fare per passare dall’epoca del progresso definito dalla quantità di beni prodotti a una nuova epoca in cui si valuti il progresso in termini di qualità? Tutto intorno a noi lo chiede. E noi fatichiamo a rispondere. I soldi, restano la banalizzazione più utilizzata per capire se si va avanti o...
Il Mago di Oz
Più di 70 anni fa, proprio il 12 ottobre, cominciavano le riprese del Mago di Oz, raccontava oggi Gianluca Nicoletti a Melog. Che bravo! Richiamava gli ascoltatori a chiedersi se non si sentivano un po’ come Dorothy Gale, raccontando la storia della ragazzina che si sente inascoltata e si lascia portare via da un tornado per cercare il posto oltre l’arcobaleno nel quale ha senso vivere. In un contesto di crisi economica, diceva Nicoletti, quanti di noi ci pensano, pensano a lasciarsi portare via da un tornado, per cercare altrove la soluzione… La crisi economica è come...
Qualità, quale qualità…
Non è relativismo assoluto. E’ la globalizzazione che mette in dubbio il senso e soprattutto l’applicazione del concetto di “qualità”. E’ una domanda centrale. Abbiamo superato la fase storica della quantità di prodotto, forse, nella quale tutto si sacrificava sull’altare del mito della crescita infinita. Ora, se c’è una definizione di progresso che ci possiamo dare non è più legata alla crescita della quantità di prodotto, senza tener conto degli effetti collaterali. La definizione di progresso che ci possiamo dare oggi, epoca della necessità di...
L’interessante tasso d’interesse giapponese
E dunque il Giappone è tornato al tasso d’interesse zero. Zero. Ti presto i soldi e non voglio niente in cambio. Più o meno. Lo scopo è bloccare la deflazione, dicono. E certamente anche indebolire lo yen per sostenere le esportazioni. Molti sono preoccupati. Ma un’economia con tasso d’interesse zero è di per se una cosa che fa riflettere. Dopo anni e anni di crescita zero, il Giappone, terra dell’armonia e non solo dei contrasti, si trova suo malgrado a sperimentare una sorta di via di mezzo tra la crescita e la decrescita. Lo zero non è poco e non è tanto. Non è...
Agenda della scienza e della cittadinanza
La questione dell’agenda in base alla quale si stabiliscono le priorità di un dibatitto pubblico è tanto più centrale quanto maggiore diventa la capacità dei potenti di governare i mezzi e i contenuti con i quali fanno credere che ciò che è importante per loro è importante anche per gli altri. In certe fasi storiche, però, la distanza tra l’agenda definita dai potenti e quella vissuta dai cittadini è intollerabilmente grande. Ecco alcuni appunti per un paper che si rivolge a questo problema, da un punto di vista forse improbabile. Si passa per la nozione di “diplomazia...
La Legge Fondamentale della Scienza e della Tecnologia
La decisione di puntare investimenti importanti e crescenti sulla ricerca scientifica e tecnologica in Giappone è stata sancita da una legge del 1995, voluta da Koji Omi (fondatore del StsForum). Quella legge si chiama «Legge Fondamentale della Scienza e della Tecnologia» (nome meraviglioso). E coordina gli sforzi del Giappone sotto questo aspetto. Alcune caratteristiche della legge sono piuttosto istruttive, imho: 1. È fatta di 19 articoli ed è scritta in 4 pagine 2. È motivata dalla convinzione che lo sviluppo discende dalla ricerca 3. Tra i suoi principi: la ricerca è per lo sviluppo...
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