Il virus è uguale per tutti. In alcuni paesi ci sono stati meno morti in rapporto alla popolazione. Perché? La risposta non è certamente nelle caratteristiche del virus. Quindi non può che essere nella capacità di risposta organizzata dei vari paesi. La domanda è: perché alcuni paesi sono stati capaci di contenere il numero di malati e di morti, nel contempo salvaguardando le attività economiche, mentre altri no? Non è perché il virus è arrivato prima o dopo: in Italia è arrivato come in Corea, ma la Corea ha reagito in modo tale da avere meno morti e meno disastro economico. Non c’è nessuna...
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Altro che privacy nel tracciamento dei contatti! Le FS lo fanno nominale. Ma come?
«L’avvio della Fase 2 porta alcune novità a tutela della salute di chi viaggerà in treno. Oltre a mascherine obbligatorie, la raccomandazione di guanti monouso, dispenser per frequenti igienizzazioni delle mani e distanziamento, una tra le principali riguarda l’introduzione del biglietto elettronico nominativo sia per le Frecce sia per gli Intercity, per i quali la prenotazione diventa obbligatoria. L’iniziativa, nel pieno rispetto degli obblighi di protezione dei dati personali, garantirà un maggior livello di sicurezza sanitaria consentendo, ad esempio, di essere avvisati nel caso in cui si...
Disunione Europea: dal tracing al fisco
A quanto pare nelle applicazioni per il tracciamento dei cittadini che dovrebbe servire a informare chi sia stato in contatto con una persona contagiosa per il Covid-19, i paesi europei vanno in ordine sparso. Il Regno Unito e la Francia hanno un approccio centralista, con una raccolta di dati dei contatti in un server centrale. Mentre Italia e Germania puntano sulla registrazione a bordo del cellulare e dunque un approccio decentralizzato. (FT). Sembra che la struttura dello stato non riesca a non proiettarsi sulla struttura del tracciamento: Francia e Regno Unito fanno una quota tra un...
Pisa. Knowledge management 2020. Interfaccia
Ed eccoci alla quarta lezione del corso di knowledge management. Tutto quello che ci siamo detti finora richiede un pensiero su chi deve usare il servizio pensato e progettato. E la sintesi di un pensiero dedicato a chi usa un servizio è nell’interfaccia. Questa è la quarta brevissima parte della dispensa di quest’anno.
Le lezioni precedenti
1. Conoscenza
2. Economia
3. Management
Coronacrisi. Tra una “fase uno perenne” e la vera “fase due”
Questo è un post basato su tre domande. La prima è una domanda importante. Le altre due sono domande contingenti. 1. Come usciremo da questa crisi? 2. Stiamo usando i dati giusti per sapere come stanno le cose e prendere decisioni informate? 3. Oppure stiamo usando i dati per convincere le persone ad accettare le decisioni dei potenti? Come usciremo da questa crisi? C’è una domanda importante che ormai si è fatta urgente: come usciremo da questa crisi? Migliori, peggiori? Entrambe le soluzioni sono ancora possibili. Ma quello che è certo è questo: la risposta è data da quello che stiamo...
Pisa. Knowledge management 2020. Gestione per l’innovazione dotata di senso
Abbiamo esplorato il significato e la dinamica produttiva della conoscenza. Abbiamo incontrato brevissimamente grandi maestri come George Lakoff, Marshall McLuhan e Thomas Kuhn. Abbiamo parlato di economia della conoscenza, tra gli altri, con Joseph Schumpeter, Daniel Kahneman e Karl Weick. Il mercato è un sistema informativo perfetto? L’innovazione crea nuovi mercati? Qual è il valore della conoscenza? Nella terza puntata ci occupiamo di management. Ronald Coase, Frederick W. Taylor, Peter Senge, ci introducono problematicamente alla questione dei processi di knowledge management: creazione...
La qualità della onlife. (Dopo l’epidemia c’è più digitale ma l’esperienza è di valore?)
Mentre lo spazio fisico si è ristretto alla clausura, lo spazio digitale ha trovato i motivi di un’espansione senza precedenti nella concretezza della vita quotidiana. Le riunioni online sono diventate la norma nella gran parte delle aziende di servizi. La scuola online è diventata una soluzione di emergenza per milioni di persone. Ma una quantità di questioni è rimasta in sospeso. Eventi online? Viaggi online? Aperitivi online? Se per qualche tempo si era trovato l’equilibrio tra la vita online e quella off line, tanto che l’idea di “onlife”, il concetto lanciato dal filosofo Luciano...
Coronacrisi. Pieni poteri e vuote autorità
Si cerca un racconto, in certi casi, una storia che possa spiegare l’incomprensibile. In questi giorni in cui l’incomprensibile è padrone, cerco ipotesi. Un paese che non sembra avere le idee chiare nella ricerca dell’equilibrio tra contenimento dell’epidemia e ricostruzione economica. Un paese che abbandona i suoi anziani nelle case di riposo trasformate in trappole. E che abbandona i suoi figli senza una scuola e senza una prospettiva per riaprirla. Un paese che discute dei tempi della distribuzione di qualche centinaio di euro a imprese, partite iva, persone che in...
Parole d’ordine in ordine sparso
Paolo Becchi è professore ordinario di Filosofia del Diritto presso l’Università di Genova e Giovanni Zibordi è trader e consulente manageriale e finanziario. Hanno fatto i conti con i dati Istat e hanno calcolato che i morti in Italia non sono aumentati nel tempo del coronavirus. In certe aree del paese e in certe fasce di età purtroppo sì. Ma nel complesso in Italia no. Anche prima del lockdown i morti erano pochi, in linea con la quantità di morti che normalmente dobbiamo piangere, Il coronavirus è terribile. Ma soprattutto perché colpisce i deboli e dove colpisce concentra la sua...
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