“The more people who participate in the press the stronger it will be. I’m not ready to give that idea up”. Lo dice Jay Rosen. Ed è chiaro che lo dice a ragion veduta, tenendo conto di tutte le discussioni sulla qualità delle informazioni, delle controinformazioni, delle confusioni, disattenzioni e partigianerie della rete. Come mostra anche in questa intervista a The Browser.ù Il fatto è che i difetti sono problemi e i problemi hanno soluzioni, che qualcuno troverà. Grazie alla quantità di persone coinvolte, è probabile che qualcuno la troverà. Prima o poi. E’ una...
partecipazione
Gmail ci legge la posta, ovviamente. E, pare, fa bene
E dunque il caso era questo. “Ho scritto un messaggio su Gmail col quale mandavo una cosa in allegato a qualcuno. Invio, e subito Gmail mi dice qualcosa come: ‘hai scritto attachment nel testo ma non hai allegato nulla, sei sicuro o te lo sei dimenticato?’ Gmail mi ha letto il messaggio, ha visto che parlavo di un allegato, ha visto che non avevo allegato nulla e mi ha avvertito. Questa è un’invasione della privacy ma è comoda. Che cosa pensarne?” La segnalazione ha generato su G+ un grande scambio di informazioni e opinioni. Che mi sembra giusto riportare qui...
Promemoria
Qualche piccolo aggiustamento agli appunti sulla memoria. E due commenti: By Carlo Vaccari on July 17, 2011 11:40 AM A me sembra che il risultato più interessante della ricerca sia che con la Rete diventa più importante “saper cercare” piuttosto che “sapere”, una sorta di affermazione del modello “search-engine” anche per il nostro cervello. By giaccai on July 17, 2011 1:38 PM vero che per l’individuo è importante saper cercare, ma per la collettività è tassativo saper organizzare le informazioni per farle trovare quando...
Un uomo non è mai solo al comando. Il caso B. e la crisi del debito italiano – Sapienza e Zingales
Un uomo non è mai solo al comando. Anche se un uomo sbagliato al comando può fare molti danni. Ieri sul Financial Times, Paola Sapienza e Luigi Zingales (l’economista che ha proposto soluzioni draconiane per il debito pubblico italiano in un significativo articolo scritto con Roberto Perotti sul Sole) hanno commentato la crisi del debito italiano. Il titolo era: Blame Silvio’s antics for Italy’s bond market fall. Colpa di B., insomma. Il fatto è che gli interessi richiesti dal mercato per acquistare i titoli del debito pubblico italiano sono saliti a una distanza tale...
Commenti
I commenti sono spesso la parte più interessante del blog. È il caso del post sull’assurdo aumento della spesa pubblica italiana degli ultimi dieci anni segnalato qualche giorno fa. I commenti spingono ad approfondire, cosa che si farà. L’altro argomento che ha generato interessantissimi commenti è stato quello della funzione pratica della religiosità suggerito da Alain de Botton. In questo caso però molti commenti si sono dispersi tra Google+, Twitter e Facebook. Vorrei un sistema che li aggreghi. Cercherò di farlo a mano… In attesa di una soluzione migliore...
Editori, tecnologia e pirati – AGCOM e la giusta misura
E dunque sappiamo che l’effetto economico complessivo della pirateria non si riesce a misurare. Esistono migliaia di studi in proposito, ma gli studi davvero indipendenti dalle major e dagli editori non sono molti. Come si diceva il GAO dice che è impossibile sapere qual è la somma algebrica tra i pro e i contro per l’economia. Quello che sappiamo è che la tecnologia ha spiazzato gli editori tradizionali. Ha reso possibile lo scambio gratuito di contenuti. E ha creato un nuovo settore della pirateria: prima era basata sulla copia di cd falsi, ora va online alla velocità della rete...
Referenduhmmm
Anche da qui passa il passaparola. (Non solo in nome della lotta per la difesa della segretezza del voto)
A proposito della discussione nata in relazione al post precedente (sulla pratica avviata da tempo in Italia da parte dei contrari alle proposte referendarie che invitano a non votare con la conseguenza di ridurre la segretezza del voto), rilancio un link che mi pare valga la pena di leggere. E propongo sulla scorta di quanto scriveva Tinolino di studiare la struttura costituzionale svizzera per quanto riguarda i referendum.
Referendum: l’ingiustizia del quorum
Nei referendum abrogrativi, tutti coloro che vogliono abrogare una legge devono andare a votare. Invece, coloro che non vogliono abrogarla possono decidere di non andare a votare per impedire all’elettorato di raggiungere il quorum e così annullare il referendum. Con questa tattica, di fatto, distruggono una delle caratteristiche fondamentali della democrazia: il segreto del voto. Perché di fatto, chi va a votare dichiara di andare a votare sì. Chi non va a votare è sostanzialmente identificabile come contrario al quesito referendario. In questo modo, il voto si vede: è palese. E il...
Napoleoni, radicali e centimetri
Incontrata Loretta Napoleoni, a Trento. Uno scambio veloce di impressioni. Dice: “Attenzione Milano”. Non basta vincere le elezioni comunali. Occorrono fatti radicali. Come la galera per i malversatori. Accountability!” Come darle torto? Eppure bisogna anche poter apprezzare i piccoli passi nella direzione giusta. Il paese nella sua dimensione pubblica si ricostruisce metro per metro, come del resto è stato eroso metro per metro per interessi privati. Vanno bene anche i centimetri. Ma ha ragione Napoleoni a esigere una visione e un’utopia importante e grande. Il senso...
Riflessioni sul valore aggiunto
Che cos’ha di speciale il valore aggiunto italiano? Che linea strategica ci possiamo dare? Che rapporto c’è, concretamente, tra cultura ed economia? Un inizio di riflessione.



Commenti